Documenti congresso PD 2013 Ud7 2013 | Page 13

Partito Democratico Circolo 7 ° di Udine autoreferenzialità( a volte ostentazione della propria“ autonomia”), ed anche di certo radicalismo e“ aziendalismo”, frainteso come tratto peculiare della“ società cosiddetta civile” e della meritocrazia. Inoltre e’ del tutto preferibile che il segretario cittadino del partito non faccia parte del consiglio comunale( lo statuto già prevede il divieto per un assessore). Altrimenti esso di fatto finirebbe per costituire una“ cinghia di trasmissione” verso la base di decisioni già assunte dal gruppo o dalla giunta; verrebbe quindi ad essere molto ridotta quella fertile attività di stimolo e di confronto che, lungi dallo sfociare in insanabili conflitti, è garanzia di partecipazione per soluzioni condivise. Inoltre nella visione che sto cercando di illustrare, il lavoro da fare deve essere distribuito e non concentrato; se invece così lo proponessimo è evidente che creeremmo dei dirigenti“ professionisti”, in contraddizione con la necessità di alleggerire l’ apparato, nonché creeremmo delle concentrazioni di potere.
IL PARTITO NON DEVE ESSERE PREVALENTEMENTE UNA MACCHINA ELETTORALE Anche a livello nazionale sta emergendo da più parti l’ ipotesi della figura del segretario di partito distinta da quella del premier di governo. I due distinti ruoli richiedono capacità e propensioni molto diverse, ma se la linea politica è chiara e forte perché espressione non di uno dei due, ma della base, ciò non produrrà frizioni. Si deve quindi convenire che il partito non deve essere una macchina che si mette in moto solo in occasione delle elezioni a vari livelli Esso deve per tutto il periodo del suo operare, incalzare, indipendentemente se in maggioranza o all’ opposizione, le istituzioni nazionali e locali, con proposte e verifiche. Il momento elettorale è la fase finale di un lavoro che dovrebbe essere continuo per tutta la legislatura e quindi organizzato, al fine di produrre discussioni sfocianti in programmi e conseguenti decisioni esecutive. Dalle voci più vicine alla base vengono le proposte più concrete per questo tipo di lavoro Infatti, mentre le“ primarie” si fanno prima delle elezioni, le“ doparie” sono pensate per svolgersi nel corso del normale cammino di legislatura. Potranno essere richieste dai cittadini, per verificare dal basso scelte e comportamenti dei politici, ma anche proposte dai partiti, per conoscere l’ umore dell’ opinione pubblica su grandi temi di interesse generale( ad es. testamento biologico, Tav, caso Alitalia, alleanze, ecc.). Secondo chi da tempo ragiona su tali argomenti, si tratterebbe di“ progettare procedure flessibili attraverso le quali la presa di decisioni all ' interno dei partiti possa avvenire non votando semplicemente Sì o No a un quesito preciso( tipico dei referendum)”, ma anche, per esempio, confrontando, combinando e mixando diverse argomentazioni tra loro compatibili e complementari provenienti da varie fonti diverse per dar vita ad una proposta unitaria.“ In altre parole, se ai referendum interni verrà applicata le metodologia delle doparie, l ' esito del processo deliberativo e partecipativo potrà essere imprevisto e frutto della dinamica stessa del meccanismo”
L’ occasione del momento elettorale può costituire uno dei momenti di avvio di tali pratiche. Ma succede invece spessissimo che molti candidati ad elezioni amministrative, specie quelli non iscritti o quelli che non militano attivamente, una volta non eletti, e che potrebbero fornire un contributo qualificato nell’ opera di individuazione e gestione dei processi su richiamati, vengano invece“ ri-abbandonati” a se stessi, senza tenerli coinvolti in un progetto in cui facciano valere le qualità per le quali venivano proposti. Recentemente abbiamo ricevuto lo“ sfogo” di alcuni di essi sentitisi“ usati” per l’ occasione. Non si può constatare che anche in questa tornata amministrativa qui ad Udine vi sia stato un forte scollamento tra il Partito, il gruppo di maggioranza e la giunta in consiglio comunale, nonostante la istituzione dei gruppi tematici o Forum. Questi avrebbero dovuto supportare la giunta nelle decisioni, avrebbero dovuto formulare proposte alla stessa, avrebbero dovuto fare opera di verifica sullo stato d’ avanzamento delle realizzazioni. Non sappiamo se dette funzioni siano state chiaramente stabilite e dichiarate preventivamente. Sta di fatto però che per motivi molto diversi che analizzeremo, non pare che tali Commissioni in Udine abbiano inciso in quello per cui erano proposte. Infatti sappiamo che alcune commissioni non hanno prodotto alcunché( scarsa iniziativa del coordinatore? Pochi esperti del settore?
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