Il Paese chiede un fisco più equo , la riforma della Pubblica amministrazione , la riduzione della burocrazia , una giustizia civile e penale finalmente rapida e giusta . Chiede legalità e trasparenza e una lotta senza quartiere alla corruzione e alle mafie .
Serve riaprire una nuova stagione per i diritti civili , per i diritti che riguardano le persone : il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto ( etero e omosessuali ), il testamento biologico , la cittadinanza agli stranieri che nascono in Italia ( ius soli ), la revisione della legge sulla fecondazione assistita , una norma rigorosa contro l ’ omofobia , una legge per combattere la violenza contro le donne , provvedimenti per una effettiva parità di genere .
Sui costi della politica dobbiamo fare di più , eliminando ogni tipo di privilegio , dimezzando il numero dei parlamentari e le indennità di chi ha ruoli pubblici , uniformandole da regione a regione , riducendo i rimborsi elettorali ai partiti , abolendo le Province .
Ultima , ma non ultima , la riforma di una legge elettorale indegna di un Paese civile . La nostra proposta , il doppio turno di collegio , già esiste .
Si tratta di un programma minimo , di un programma aperto . Ne parliamo da anni . Ora bisogna attuarlo . Ci sono punti che possiamo realizzare anche con l ’ attuale governo . Ma ci sono punti che connotano un partito che vuole e deve essere progressista e riformista .
5 . Il Partito Democratico e la società civile
Il PD non appartiene né ai dirigenti , né agli eletti : appartiene a quella che in maniera impropria viene definita la “ base ”. Gli iscritti , coloro che una volta si chiamavano militanti , sono la parte più preziosa del PD . In questa fase l ’ unica scissione di cui dobbiamo preoccuparci è quella tra i dirigenti e gli eletti da una parte e gli iscritti ( ed elettori ) dall ’ altra .
I circoli del PD in questi anni sono stati lasciati da soli . Devono essere aiutati dai livelli superiori ( regionale e provinciale ) fornendo sostegno in termini economici e di risorse umane per la formazione , la comunicazione , le iniziative sul territorio . Gli eletti ( parlamentari , consiglieri regionali , provinciali e comunali ) hanno il dovere di mantenere un legame con i circoli e di garantire una presenza costante sul territorio , rifuggendo da pratiche feudali .