Documenti congresso PD 2013 Barca | Page 42

nazionali ) di qualità che condividano e sappiano praticare con competenza il metodo : si tratterà di volontari ( nelle micro – unità territoriali ) o di funzionari professionisti che il partito dovrà selezionare e formare . Come scrive Sen , il perseguimento di decisioni “ giuste ” – obiettivo dell ’ azione di governo – si esprime in una straordinaria “ fame di informazione ”. Un partito orientato al confronto pubblico acceso e così strutturato può costruire la base per soddisfare tale fame . Il metodo utilizzato all ’ interno del partito rappresenta una sfida agli altri partiti , costruiti sulla base di altri convincimenti , per adottare lo stesso metodo e la base per ( ri ) costruire il confronto fra partiti dentro le assemblee elettive e nel paese .
c . Partito aperto . L ’ esistenza di una base numerosa di iscritti ( e di simpatizzanti ) è indispensabile . Perché il confronto pubblico acceso , per avere luogo e convergere su un accordo , ha bisogno di poggiare su un nucleo di persone rese relativamente coese dalla condivisione di un nocciolo robusto di convincimenti , capaci di assicurare un linguaggio comune . Perché le risorse umane e il contributo finanziario sono necessari a un partito che si voglia emendare dalla dipendenza dallo Stato ( come illustrato al punto successivo ). Perché quella base serve per selezionare i quadri dirigenti dei livelli superiori del partito , che saranno responsabili per la fluidificazione delle conoscenze . Affinché questi requisiti siano soddisfatti , è necessario che l ’ iscrizione sia legata a una genuina partecipazione e che sia effettivamente aperta sia a individui sia ad associazioni , evitando il prevalere di gruppi chiusi “ controllori di tessere ”, e adattando la modalità , gli orari , i formati del confronto alle esigenze dei diversi segmenti sociali , delle donne , degli operai , degli anziani . Nel partito nuovo è altrettanto indispensabile che al confronto pubblico con iscritti e simpatizzanti partecipino , di volta in volta , su singoli temi , anche i cittadini lontani dal partito ma interessati ai temi che esso dibatte , e in primo luogo i membri delle associazioni ( di azione e di ricerca ) genuinamente e testardamente indipendenti attraverso cui anche nel nostro paese “ le sensibilità individuali si stanno convogliando in motivazioni collettive ” 51 . Fine della partecipazione degli “ altri ” non è , a differenza del partito di massa , quella di allargare l ’ influenza del partito , costruendo un nuovo impossibile e deleterio
51 Cfr . Settis , S . ( 2012 ), Azione popolare . Cittadini per il bene comune , Einaudi , Torino .
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