costruzione del lavoro tra generazioni. Le nuove generazioni – che in un contesto normale rimpiazzerebbero gradualmente le élite attraverso ragionevoli processi di accompagnamento, come vediamo avvenire in molti altri paesi – sono così spinte a emigrare o a sfidare le élite esistenti in termini di contrapposizione manichea fondata sulla data di nascita e non su competenza e capacità.
Il combinato di Partiti Stato-centrici e macchina dello Stato arcaica tende a impedire politiche pubbliche efficaci e dunque buon governo, bloccando tutte le fasi del processo ricorsivo di costruzione dell’ azione pubblica. La carenza di partiti con carattere e missione propri rende inadeguata e assolutamente opaca sia la fase iniziale di determinazione degli indirizzi delle politiche pubbliche, che dovrebbe fondarsi su una visione e su esperienze condivise attraverso un profondo, aperto e acceso confronto pubblico, sia la fase successiva del loro continuo adeguamento innovativo, che richiede la pressione e la voce robusta e ben indirizzata dei cittadini. La carenza della macchina statale ne sabota le altre tre fasi: la definizione delle azioni con cui attuare gli indirizzi; la loro attuazione concreta nei diversi luoghi del territorio; l’ esame dei risultati ottenuti, propedeutico all’ adeguamento delle azioni e alla eventuale maturazione di nuovi indirizzi 20.
Partiti Stato-centrici e macchina dello Stato arcaica sabotano la circolazione di idee e l’ interferenza cognitiva fra centro nazionale e livelli locali. Da un lato, infatti, creano una barriera alla circolazione e al confronto pubblico delle soluzioni prospettate e sperimentate nei territori, impedendo a queste di concorrere a formare le preferenze e le scelte nazionali. Dall’ altro, tolgono al centro la cultura, gli strumenti e l’ autorevolezza per intervenire nelle situazioni dove lo sviluppo e le possibilità di partecipazione effettiva sono ora bloccati, esercitando una funzione decisiva di riparazione, promozione e indirizzo nazionale. Piuttosto, partiti e Stato tendono ad agire nei territori spesso semplicemente per conservare gli assetti dati, vuoi con decisioni autoritarie, disattente alle specificità delle persone e dei contesti, vuoi con complice lassismo.
20 Utilizzo la ripartizione in fasi utilizzata da Cassese, S.( 2013).
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