Questo stesso meccanismo oltre che a livello nazionale tende a riprodursi a livello delle singole Regioni , con diversità che andrebbero analizzate , e persino al livello comunale , in particolare delle grandi città .
L ’ inevitabile effetto : il cattivo governo Partiti Stato-centrici e macchina dello Stato arcaica spiegano tutte le manifestazioni di cattivo governo da cui ho preso le mosse .
In primo luogo , i partiti , privi di un confronto pubblico ( acceso e aperto ) sui contenuti e sul metodo dell ’ azione pubblica , non possono costruire una visione condivisa del futuro del paese né fornire ai governi le conoscenze indispensabili affinché le loro decisioni siano fondate sull ’ esperienza compiuta da chi vive ed opera nei territori del paese . Ne deriva il varo di riforme incomprese dai cittadini e dunque inattuabili , uno dei tratti distintivi dell ’ ultimo venticinquennio .
Al tempo stesso , la disintermediazione di larga parte della società dal processo decisionale del vertice del partito , l ’ indebolirsi del radicamento territoriale e del dialogo con i cittadini sulla sostanza delle cose da fare , il ricorso ai nuovi mezzi di comunicazione come strumento sostitutivo ( anziché integrativo e rafforzativo ) del momento di confronto fisico nel territorio , sono tutti fattori che operano nel senso di privilegiare nella battaglia politica nazionale gli “ uomini del destino ”, di favorire le liste personali rispetto ai partiti , di mettere al centro la capacità di annunciare , distrarre o illudere , anziché di costruire soluzioni innovative che mobilitino le conoscenze diffuse . Manifestazioni che spiegano il paradosso richiamato della non verificabilità e limitata punizione dei capi-popolo e che sono fonte dell ’ anti-pluralismo che alligna nella fustigazione dei partiti in quanto tali .
Quanto alle richiamate serie difficoltà del più recente “ governo dei tecnici ”, esse appaiono in larga misura inevitabili , ossia insite nel modello che l ’ emergenza ha dettato . Perché il “ governo dei tecnici ” non solo ha incontrato i limiti dei singoli partiti che lo sorreggevano , ma ha risentito fortemente della peculiare natura decisamente verticistica del compromesso fra quegli stessi partiti , che ne ha orientato la assai limitata capacità di “ ascolto ”, soprattutto delle disuguaglianze e dell ’ esclusione sociale che la crisi ha gravemente accentuato .
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