Corso Rosmini , che dalla fine dell ’ Ottocento unisce con una linea retta l ’ attuale piazza Rosmini alla stazione ferbanca
mittenza trentina , allora nel Tirolo meridionale , avviando così la sua gloriosa carriera . Antonio Rosmini Serbati , la cui madre Giovanna contessa Formenti era nata a Riva , dove risiedevano i conti Formenti di Biacesa , incontra il pittore a Roma nel 1823 . Tra i due nasce un ’ amicizia viva e sincera testimoniata dall ’ epistolario di sedici lettere che ne attesta la stima reciproca . Antonio Rosmini invita Craffonara a Rovereto per decorare la piccola cappella nella quale celebra la messa nei suoi primi anni di sacerdozio . Da quella cappelletta la via di Antonio Rosmini segue una traiettoria spirituale profonda e di raffinata conoscenza filosofica , che lo porta a camminare la via coraggiosa del rinnovamento del pensiero cattolico liberale . Poco compreso all ’ epoca -il suo libro “ Delle cinque piaghe della Santa Chiesa ” fu posto all ’ Indice- il grande pensatore roveretano sarà beatificato nel 2007 . Da qui , da questa prima relazione , la trama dei rapporti fra i trentatré pittori e scultori in mostra si sviluppa e fiorisce di stanza in stanza .
LA STORIA
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