cultura trent ’ anni che la maturavo in me . Sono raggiante di felicità per i risultati raggiunti ». Nell ’ affrontare l ’ impegno di traduttore di un ’ opera egli compie una scelta ; non traduce per obbligo ma perché giudica quell ’ opera degna di essere conosciuta anche in lingua italiana . Egli si fa ponte , collegamento , tramite tra letterature e culture diverse ; come uomo sensibile e generoso supera i confini dei nazionalismi nella convinzione che la bellezza sia un valore universale da diffondere . E scrive Paola Maria Filippi nella sua premessa « pur padrone di mezzi espressivi necessari alle imprese traduttivo - ricreative che intraprende , da qualsiasi lingua traduca , ricerca ed accoglie sempre con grande apertura revisioni e suggerimenti per i suoi testi ». Intensi , ad esempio , furono i suoi rapporti di amicizia e di condivisione con Benno Geiger , traduttore anch ’ egli oltre che mediatore tra la cultura tedesca e quella italiana ; essi vengono approfonditi nella parte della miscellanea curata da Lorenzo Bonosi . Amava recitare , anche in eventi pubblici , i versi delle sue traduzioni le quali , oltre che ad essere tecnicamente impeccabili , dovevano essere contrassegnate da una forte musicalità , quasi dovessero essere cantate .
Vincenzo Errante sulla Gardesana , nei pressi di Torbole .
La sepoltura di Vincenzo Errante presso il cimitero di Torbole .
Vincenzo Errante muore a Riva del Garda , al Ninfale , il 25 agosto 1951 e viene sepolto , per sua espressa volontà , a Torbole . Nel 1953 la moglie fa costruire accanto al cimitero di Torbole un tempietto a pianta ottagonale , a cielo aperto , dove sono conservate le spoglie di Errante e sulle cui pareti si leggono versi in lingua originale e nella sua traduzione in lingua italiana , tratti da opere di Catullo , Eschilo , Goethe , Shakespeare , Wagner , Hölderlin , Théodore de Banville , Rilke . Sulla parete di fondo della costruzione è posta la testa in bronzo del poeta - traduttore , opera dello scultore tedesco Walter Flemming con sottostante un ’ epigrafe di Rinaldo Küfferle : « Su questa riva / dove aleggia il ricordo di Catullo e di Goethe / riposano le spoglie / di / VINCENZO ERRANTE / che di entrambi i poeti / e delle muse maggiori dell ’ antica Grecia / della Germania , dell ’ Inghilterra e della Francia / fu mirabile esegeta / e ricercatore per l ’ Italia / Il suo spirito è con essi / nei cieli della verità e della poesia ». Oltre a quest ’ importante opera , di fondamentale importanza per conoscere la figura di Vincenzo Errante , è a disposizione degli studiosi , presso l ’ Archivio storico di Riva del Garda un cospicuo fondo di manoscritti relativi alle sue opere e alle sue lezioni universitarie , reperito da Saveria Carloni , studiosa del poeta traduttore , presso un antiquario e donato al Comune di Riva del Garda nel 1991 . Di tale fondo è stata compiuta una prima inventariazione che è consultabile nel sito dello stesso Archivio . Negli auspici di tanti studiosi è che da tale ampia documentazione possano derivare ulteriori approfondimenti che illustrino la figura di Vincenzo Errante .
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