Dialogo n. 02-2021 | Page 21

associazioni

Aido Vallagarina-Alto Garda

L ’ importanza di una scelta consapevole

di Chiara Turrini

La fine , a volte , diventa un nuovo inizio . Tra i temi delicati di cui nessuno , di solito , vuole parlare , c ’ è la morte . Un passo “ avanti ” che tocca a tutti prima o poi , ma che raramente , soprattutto nei giovani , merita una riflessione . Ecco quindi che la sezione Aido Vallagarina-Alto Garda , Associazione Italiana Donatori Organi , intitolata alla memoria del chirurgo Alessandro Ricchi , sensibilizza i più giovani verso un grande dono che la fine può portare : donare post mortem i proprio organi , cellule e tessuti , affinché siano un nuovo inizio per tante persone . a disposizione di chi ne avrà bisogno i propri organi , i propri tessuti e le proprie cellule . Sul territorio coperto dalla sezione solo oltre 3.600 i potenziali donatori , ma ci devono essere le condizioni per donare . L ’ espianto infatti deve obbligatoriamente avvenire dopo la morte cerebrale del paziente a seguito di un ricovero in rianimazione . Solo in queste condizioni è possibile infatti tenere in vita gli organi

Al “ Dopo ”, bisogna pensare al più presto , perché la scelta di donare fa la differenza .
In Italia sono oltre ottomila i pazienti in attesa di un trapianto , e i tempi d ’ attesa sono lunghi . Ecco perché Aido da oltre 50 anni si impegna per raccogliere il maggior numero possibile di adesioni al Registro Nazionale donatori , iscrizione che da qualche tempo si può effettuare anche al rinnovo della carta d ’ identità , presso gli uffici anagrafe di tutti i Comuni . All ’ Associazione italiana donatori di organi , che è un ’ organizzazione di volontariato apartitica e aconfessionale , aderisce chiunque dica sì alla donazione volontaria , anonima e gratuita , dopo la morte , scegliendo in anticipo di destinare i propri organi , tessuti e cellule al trapianto terapeutico . Tra i volontari , c ’ è chi dona agli altri il proprio tempo , attenzione , vicinanza , aiuto materiale e immateriale . E c ’ è chi dona preventivamente agli altri se stesso , mettendo fisicamente del donatore , che potranno essere espiantati solo dopo la constatazione della morte cerebrale da parte di un ’ equipe di medici specializzata . Ecco perché , a fronte di così tanti potenziali donatori , le liste di attesa restano lunghe .
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