Dialogo n. 01-2025_web | Page 28

cultura

L’ ultima edizione, la sesta, è stata quella dei record:

dall’ 11 al 13 aprile oltre 2500 persone hanno preso parte ai quindici eventi che si sono svolti tra il teatro Zandonai e il Mart, tutti sold out, con liste di attesa fino a 200 persone per le tre serate al Zandonai. Educa Immagine, il festival dell’ educazione ai media, ha proposto l’ incontro con 42 relatori tra educatori, content creator, giornalisti, registi e fotografi, artisti, podcaster, influencer, autori, psicoterapeuti, docenti ed esperti. Tra i nomi più noti, Pablo Trincia, Joan Thiele e Pierluca Mariti( tutti gli incontri del festival sono gratuiti). Perché Educa Immagine? « Video, foto e illustrazioni in tv, sui social, al cinema, per strada, su riviste e quotidiani occupano, in un flusso continuo, gran parte del mondo reale e compongono quello virtuale-spiega il direttore artistico Luca Ferrario- quindi imparare l’ alfabeto e la grammatila grammatica delle immagini e dei media

di Michele Comper foto di Emma Bonvecchio per Trentino Film Commission
ca delle immagini e dei media permette di comprendere i messaggi, riconoscere la qualità artistica, comunicare con gli altri in maniera corretta e sviluppare quel pensiero critico necessario a una partecipazione attiva e responsabile alla vita collettiva ». Nato nell’ alveo del Piano nazionale cinema e immagini per la scuola dei ministeri della cultura( Mic) e dell’ istruzione e del merito( Mim), il festival è promosso da Trentino Film Commission in collaborazione con Provincia autonoma di Trento, Mart, Comune di Rovereto, Università di Trento e Iprase. L’ obiettivo: sensibilizzare una nuova generazione di cittadini critici e consapevoli, capaci di comprendere il linguaggio delle immagini e di produrre contenuti digitali in modo informato e responsabile. L’ edizione da poco conclusa, che aveva per titolo « Unboxing »( a significare sorpresa, regalo, svelamento, chiarimento), ha proposto, come sempre, temi di stretta e spesso drammatica attualità, quelli di cui già da anni e sempre di più si discute, quelli che descrivono la nostra epoca e le sue ansie profonde. Tra questi, l’ autodifesa digitale nella coppia( condivisione di password, geolocalizzazione degli spostamenti del partner, condivisione di foto intime); la cronaca nera come contenuto sempre più diffuso in podcast e serie e programmi tv; l’ educazione sentimentale( con particolare riferimento ai teen drama, le serie tv e i film di cui i più giovani sono sì il target di riferimento, ma anche il soggetto della narrazione); il binomio corpo e social media, quindi l’ uso di filtri( nel virtuale) e di chirurgia estetica( nel reale) che rendono progressivamente tutti simili, ma anche la diffusione dell’ Ozempic( farmaco per la gestione del diabete utilizzato anche per la perdita di peso), dell’ ossessione degli adolescenti per la skincare( la
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