Dialogo n. 01-2025_web | Page 27

territorio
Nella serra sono presenti anche alcuni esemplari di plumeria o pianta frangipane, i cui fiori dall’ intenso profumo sono usati nelle isole Hawaii per comporre ghirlande da offrire agli ospiti come segno di benvenuto e amicizia. Verso il fondo della serra vi è una Phoenix dactylifera, una palma da dattero. Dopo aver salutato“ sua altezza” la sequoia ed ammirato il vicino papavero californiano con i grandi fiori bianchi, si incontrano due alberi gemelli; sono due esemplari di Wollemia, pianta che merita alcune note di approfondimento. Questa specie è stata scoperta nel 1994 nelle Blue Mountains, a 150 km da Sidney in Australia. Precedentemente era nota solo nei registri fossili e risale al tempo dei dinosauri. In natura sono noti meno di 100 esemplari in quattro località. Nel 2024 il Giardino Botanico di Sidney ha lanciato il Wollemi Metacollection Programme, fornendo a 35 Orti Botanici a livello mondiale, tra cui l’ Arboreto di Arco, 6 individui geneticamente caratterizzati per coltivarli come riserva di sicurezza. E questo può essere ritenuto un attestato di fiducia e di merito nei confronti anche di chi cura l’ aspetto botanico del Parco. Alla base del muro che delimita a ovest il Parco vi molte altre varietà arbustive; fra i sassi spuntano, caparbie, alcune piante di cappero.
I valori del Parco Diversi sono i valori che l’ Arboreto di Arco rappresenta. Innanzitutto riveste un’ importanza scientifica, in particolare botanica, grazie alla varietà di specie arboree ed arbustive presenti, un unicum per il territorio trentino e non solo. E ciò rappresenta indubbiamente un’ offerta a livello turistico di forte attrazione. Molte visite guidate di gruppi turistici dentro il centro storico di Arco terminano immancabilmente il loro itinerario all’ Arboreto. Ma l’ aspetto che non deve essere trascurato e che, in futuro, assumerà una forte rilevanza circa le frequentazioni nel Parco, è quello didattico. L’ Arboreto potrà offrire innumerevoli occasioni di attività e di approfondimento scientifico, concepite in modo graduale e diversificato, a seconda dell’ età degli alunni partecipanti alla visita. La grande tettoia accanto alla casetta dei custodi è uno spazio utile ad accogliere gli studenti e far svolgere loro attività diverse. Concludo questa sintetica illustrazione con un’ annotazione di carattere storico. Sul muro che delimita a ovest lo spazio didattico si apre una finestra rotonda con cornice in pietra; da lì si può osservare un tunnel entro cui scorre l’ acqua della sorgente di Fontanelle. È la preziosa testimonianza dell’ antico acquedotto che alimentava le fontane di Arco nell’ Ottocento. L’ invito è quello di affacciarsi a quella insolita finestra ed ascoltare lo scorrere dell’ acqua; curiosi come gli scoiattoli che, saltando di ramo in ramo, sicuramente staranno osservando. Ringrazio per la preziosa e cordiale collaborazione il dott. Costantino Bonomi, esperto botanico del MUSE e curatore scientifico del Parco Arciducale- Arboreto di Arco.
La Wollemia
A destra e sotto: il tunnel e la finestrella dell’ antico acquedotto che alimentava le fontane di Arco
27