Dialogo n. 01-2025_web | Page 25

territorio
Nello spazio dedicato alle conifere sono state messe a dimora diverse piantine( Abete di Spagna, Pino loricato, Abete bianco delle Madonìe), varietà che arricchiscono significativamente questo settore del Parco, che aveva subìto in questi ultimi anni alcune perdite. Al limitare di questo settore si incontrano quattro nuove piante di Zelkova serrata; la loro chioma, in autunno, colorerà di giallo, arancione e rosso l’ Arboreto. Il viale che è l’ asse centrale del Parco vedeva allineata una doppia fila di palme della Cina che sono state purtroppo colpite dalla Paysandisia archon, la farfalla delle palme; si è provveduto al loro abbattimento, mantenendo le piante di rose rampicanti sostenute da nuovi pali. In questa zona si possono ammirare lo scotano, il mirto e l’ osmanto dalla profumatissima fioritura; tutte piante di notevoli dimensioni. La zona del palmeto è stata riordinata, creando un percorso interno e permettendo la visita in un“ micro ambiente” che richiama paesaggi dal vago sapore salgariano Si esce sui bordi del laghetto circondato da banani e piante lacustri; poco distante è il canneto dagli alti bambù. Sul pendio di fronte sono state messe a dimora diverse piante di camelia, questo proprio nell’ ottica del ripristino dei caratteri storici del Parco arciducale. Poco più sopra si è provveduto a ricollocare le piante di agrumi che erano nella zona delle precedenti serre, aggiungendo anche altre varietà, fra cui la Madernina, limone tipico della sponda occidentale del Garda. Queste piante non abbisognano di protezione e anch’ esse offriranno, al tempo della fioritura, intensi profumi.
Sopra il vialetto con le rose, sotto il palmeto
Dettaglio di uno dei banani Il canneto con gli alti bambù
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