Dialogo n. 01-2022_web | Page 18

territorio
A sinistra il lago di Loppio e il Monte Baldo (?), 1495 Acquerello 20,5 x 29,5 cm Real Biblioteca del Monasterio de San Lorenzo de Escorial - Madrid ;
a destra lago di Loppio con l ’ isola di S . Andrea . sarco ”, può prestarsi a diverse interpretazioni in merito alla reale posizione geografica di questo paesaggio alpino . Dopo attente osservazioni , ritengo si possa avvalorare l ’ ipotesi secondo cui l ’ acquerello ritrarrebbe il lago di Loppio con sfondo la valle del Cameras e non la valle dell ’ Isarco . Condivido infatti le osservazioni dell ’ appassionata studiosa dell ’ incisore-pittore germanico , la signora Tullia Ferretti , che sostiene che il paesaggio raffigurato da Dürer sia in effetti il lago di Loppio . A mio avviso questa tesi è più attendibile e più vicina alla realtà rispetto a quella esposta nel 1936 dallo studioso Antonino Rusconi ( 1897-1975 ). Negli atti del Convegno di Cembra del 7-8 marzo 2015 , il prof . Hermann Leber , dopo aver effettuato un ’ accurata analisi degli acquerelli trentini , ha dichiarato che le tesi del Rusconi non sembrano godere di molto credito in ambito internazionale . Anche Bruno Passamani riconosceva la scarsa identificazione dei luoghi e altrettanto carente efficacia argomentativa del Rusconi . Si deve al Passamani , per esempio , la corretta identificazione dell ’ acquerello con veduta del castello di Segonzano , che ancora nel 1934 compariva sulla copertina del volume di Albert Brinckmann con il titolo generico di “ Burg am Wasser ”, cioè “ Castello sull ’ acqua ”. Premetto che , vivendo nelle vicinanze del Lago di Loppio , sono facilitato nel proporre le mie osservazioni e fare eventualmente chiarezza sul luogo preciso dove il Dürer dipinse l ’ acquerello “ Passtrasse in den Alpen ”. Nel citato Convegno di Cembra , i relatori hanno affermato che il paesaggio in discussione era quello della valle dell ’ Isarco , forse osservando solo i profili dei monti che delimitano la valle . Gli acquerelli del Dürer , come sappiamo , sono molto ricchi di particolari . Tenendo conto di quanto sostenuto invece da Tullia Ferretti , il dipinto era stato eseguito guardando dal passo San Giovanni verso il lago di Loppio . Motiva tale osservazione scorgendo la chiesetta seminascosta sull ’ isola
di Sant ’ Andrea , in lontananza il paese di Castione di Brentonico e il profilo del monte Baldo , che costeggia lo stesso lago di Loppio , fino alla cima Caréga dei monti Lessini . Aggiungerei altre osservazioni soffermandomi in particolare sulla visione ampia delle acque calme che coprono quasi tutta la parte bassa del dipinto ... appunto il lago di Loppio . Se fosse la valle dell ’ Isarco , sarebbe ben visibile nel dipinto una striscia ristretta , una parte limitata dell ’ acquerello . Osservando attentamente il dipinto , con una riproduzione ad alta risoluzione , ho notato nella parte alta dell ’ acquerello , a sinistra , una costruzione menzionata anticamente in alcuni documenti ( 1423 ) come eremo di Santa Giustina sopra il lago di Loppio sulla montagna di Gardumo . In seguito i ruderi furono poi trasformati in trincea nel corso della Prima Guerra Mondiale . Altro particolare importante del dipinto , a mio avviso , è la parte destra ricca di roccia , ancora oggi visibile , mentre la valle dell ’ Isarco è formata da pendii scoscesi e prativi . Altra dettaglio è il bosco ceduo che si intravede a sinistra del dipinto rigorosamente con fogliame di color verde ; ciò fa pensare che il dipinto sia stato eseguito a primavera inoltrata , al ritorno da Venezia . Se l ’ acquerello fosse stato dipinto durante il viaggio d ’ ingresso in Italia , cioè nell ’ autunno del 1494 , le foglie del bosco sarebbero state dipinte con le foglie ingiallite . Il muraglione che s ’ intravede potrebbe forse essere un particolare fantasioso che alcuni artisti aggiungono ai loro dipinti . Però in escursioni recenti presso il lago di Loppio ho notato che una parte del muro esiste ancora , mentre l ’ altra probabilmente è stata demolita durante la costruzione della ferrovia Mori-Arco-Riva . È facilmente ipotizzabile che il Dürer , durante il suo soggiorno a Venezia , sia venuto a conoscenza dell ’ imponente impresa “ Galeas per montes ”, compiuta dall ’ esercito veneziano una cinquantina d ’ anni prima . Possiamo ipotizzare che , dopo
18