Dialogo_01-2024 | Page 20

territorio
dei contadini e dei pescatori a quella del turismo che nella nostra zona cominciava a mostrare i primi ardori , a testimoniare quel rito di passaggio che avrebbe portato , con l ’ arrivo del turismo di massa e il proliferare degli alberghi , a farci lasciare alle spalle quel ” prima ” che potrebbe apparire ingenuo ma che coltivava , nella vita di paese , valori di amicizia e solidarietà più autentici . Si chiama “ Frammenti d ’ istanti ” la mostra che il Mag , Museo Alto Garda dedica alle foto ritrovate di Giovanni Skulina che rimarrà aperta al pubblico fino al 3 novembre prossimo .
Vista la bellezza artistica ed evocativa , dell ’ allestimento credo che la mostra sia per tutti , scolaresche in primo luogo , un viaggio nella nostra storia e nella nostra civiltà . Chi ha curato la mostra , con in primo piano il direttore Matteo Rapanà , ha potuto contare sulla disponibilità a condividere questo tesoro ritrovato da Roberto che così racconta , nel testo di introduzione del catalogo , la miracolosa scoperta :
“ Emozione e stupore , questi i miei sentimenti iniziali . “ Allora non ci sono solo innumerevoli scatti fatti a turisti (…) testimonianza del lavoro di papà , guida turistica e fotografo , promotore delle bellezze locali in Germania e Olanda . Mi sono venute alla mente le cose che mi raccontava quando ero piccolo , mai abbastanza ascoltate , o stimolate dalle mie domande per saperne di più , ed ho iniziato a cercare ed esplorare il contenuto dei fotogrammi , trovando cose che non potevo immaginare . Ho pertanto comprato uno scanner digitale e ho iniziato la scansione dei fotogrammi . Seguendo la numerazione sulla pellicola ho realizzato un elenco cronologico attribuendo una data grazie alle foto scattate in famiglia in occasione di battesimi e compleanni miei o dei miei fratelli , un elenco di 2340 pellicole risalenti a un periodo intercorrente dal 1945 al 1955 circa . Quelle pellicole mi hanno portato indietro nel tempo facendomi scoprire luoghi che conosco ora trasformati dall ’ antropizzazione della nostra Busa , persone note alla mia infanzia che non ci sono più , ritratti di famiglia , oltre a tanti scatti che ci regalano una rappresentazione fotografica di uno spicchio di storia locale ”. Il passato , gli anni che hanno segnato la fine del vecchio
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