19. MOSTRA INTERNAZIONALE DI VENEZIA
A destra: Gateway To Venice’ s Waterways, Norman Foster Foundation + Michael Mauer, Porsche Miguel Kreisler, BAU + Empty, Ragnar Schulte, Porsche, Christopher Hornzee-Jones, Aerotrope. Sotto: A L’ installazione Elephant Chapel di Boonserm Premthada, alle Corderie, utilizza sterco di elefante per creare mattoni, mostrando come scarti della natura si possano trasformare in una risorsa per l’ edilizia.
con il progetto Living Structure, che offre una risposta alla domanda su cosa significhi veramente costruire con la natura. Condotto da Kengo Kuma and Associates, da Sekisui House – Kuma Lab & Iwasawa Lab( entrambi dell’ Università di Tokyo) e da Ejiri Structural Engineers, il progetto esplora come le tecniche di falegnameria giapponesi, fuse con l’ intelligenza artificiale, possano trasformare il legno irregolare in materiale strutturale. Il futuro è legato tanto al rispetto per la natura quanto all’ innovazione tecnologica. Forse la Mostra 2025 non potrà dirsi pienamente sostenibile, ma si propone comunque di dare il buon esempio: la maggior parte dei pannelli espositivi è realizzata in legno riciclato, che al termine della Biennale sarà triturato e trasformato in nuovi materiali. Progetti come ELEPHANT CHAPEL di Boonserm Premthada, che utilizza sterco di elefante per creare mattoni, ridefiniscono ciò che è possibile trasformando i rifiuti della natura in una risorsa per l’ edilizia. In MATTER MAKES SENSE, innovatori come Paoletti, Capolongo, Novosëlov e Palli Rota presentano materiali rivoluzionari – dal biocalcestruzzo al grafene – per ripensare l’ architettura a livello molecolare ed ecologico. Parallelamente, il Manifesto di Economia Circolare della Biennale, con Arup e la Ellen MacArthur Foundation, promuove il riuso e la riduzione degli scarti, supportato da un manuale di ricerca italo-cinese coordinato da IUAV e partner internazionali. Entrando nella sezione Artificial Intelligence, la Mostra estende il concetto di“ artificiale” al di là dei modelli linguistici di grandi dimensioni. Robotica, ingegneria e scienza dei dati convergono per mostrarci come la tecnologia può influenzare il nostro ambiente costruito e i nostri sistemi sociali. L’ opera AM I A STRANGE LOOP di Takashi Ikegami e Luc Steels esplora il concetto di autocoscienza artificiale ispirandosi alla teoria dello“ strange loop” di Hofstadter, in cui un sistema si osserva e si riferisce a se stesso. L’ installazione simula questi processi attraverso elementi interattivi con i fruitori della mostra, offren-