DENTROCASA APRILE 2025 | Page 71

A lato: Sogno, 70x50 cm, tecnica mista; sotto: Il nero prevale, 150x100 cm, tecnica mista; in basso: Perché il nero, 100x70 cm, tecnica mista. Nella pagina accanto: Sogno rosso, 155x170 cm, tecnica mista.
Gianbattista Bonazzoli bonazzoli99 @ gmail. com cell 328 3465570 zi già perfetti come capolavori ammucchiati distrattamente su un tavolo, come se una nuova urgenza avesse chiamato. E più su, appese con le mollette a dei fili tesi, altre carte lasciate ad asciugare: volti che scrutano dall’ alto. Non hai tempo per guardarli a lungo, però, perché dietro c’ è un San Giorgio gigante a cavallo, dove il drago è solo una grande virgola bianca, ma tu lo sai benissimo che quello è un drago e ne avverti la minaccia. E finalmente adesso capisci cos’ era il sapore che avvertivi sottotraccia, come quando bevi vino speziato e cerchi di ricostruirne gli aromi. Aleggia l’ anima di Francis Bacon, qui, dalla sua pittura disperante e commossa, dei suoi ritratti che pulsano emozioni rapprese e drammi rimossi. Angelo Bordiga lo dice:“ Io guardo più alla storia dell’ arte che alla natura”. È la trasformazione del reale di cui l’ arte è capace, infatti ad affascinarlo e ed averlo conquistato, ancora ragazzino, a questo mestiere. Quando decide di raccontarsi lo fa con timidezza, come se pensasse che, in fondo, quello che lui fa non abbia niente di speciale. E se gli si chiede come sceglie i suoi soggetti, le sue donne sedute, prese in una fantasticheria malinconica, visi appena accennati a cui basta un segno di pennello perché noi possiamo intuirne i pensieri, oppure gli uomini in abiti eleganti, senza tempo, senza un’ epoca, come se la pittura fosse qualcosa che si muove al di sopra della realtà tangibile, e poi i vescovi, le bambine, i volti che emergono dal buio, lui risponde che la figura lo ha sempre affascinato, che da ragazzo sognava sui ritratti di Velázquez. Ma poi ha cominciato a inseguire la pittura. La pittura per sé stessa. I materiali, la loro combinazione, la potenza del gesto. Non esiste compiacenza, nella pittura di Angelo Bordiga, non c’ è compromesso né possibilità di accontentarsi. C’ è solo il fuoco, dentro, che brucia e che spinge sempre oltre. Dentro ogni singola tela pulsa un nucleo rovente di emozioni che lo spettatore immediatamente riconosce e con cui empatizza. La solitudine, la malinconia, il dubbio, la fantasticheria, trovano qui una sorta di voce che si fa udire forte e chiara e che crea, immediatamente, una sorta di comunicazione tra l’ opera e chi la sta guardando”( Estratto da un testo di Alessandra Redaelli).