PROFILI D’ ARTE
Angelo Bordiga La ricerca infinita della pittura
La potenza del gesto e quel fuoco che arde e spinge sempre oltre...
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A ngelo Bordiga è nato a Bagolino, in provincia di Brescia, nel 1963.“ Nello studio di Angelo Bordiga fa freddo. Entri e avverti appena un minimo scarto, nella temperatura. Poi ti avventuri sulla scala di metallo, sali i gradini stretti, arrivi all’ atelier vero e proprio. E del freddo non ti importa più nulla. La potenza della pittura, dentro, ti investe come vento e ti fa vacillare. C’ è pittura ovunque, lì. Non sai dove fissare lo sguardo e nemmeno ti rendi conto che sul volto ti si è formato un sorriso, un’ espressione di aspettativa golosa. Intorno a te la bellezza è qualcosa di tangibile, di misurabile, quasi. E mentre ancora non hai elaborato del tutto la potenza di quell’ abito blu, lungo, che è un groviglio di materia pittorica su una figura che si allontana e fa venire in mente Picasso, già stai pensando che ora sposterai la tela, perché devi assolutamente scoprire a chi appartengono quelle gambe allungate su un divano rosso sangue. Ma hai già capito che devi farlo con cautela, per non rovinare il lavoro, perché l’ odore della pittura è talmente pungente, qui, che certamente molti dipinti sono ancora freschi. E se un po’ conosci gli artisti hai già capito anche come funziona la mente di Angelo Bordiga: e te lo immagini che stacca il pennello dalla tela a cui sta lavorando, si gira, vede un ritratto che era lì, ad asciugare, quasi finito, e decide di modificarlo. Con il garbo, però, di chi sa sempre quando è il momento di fermarsi e lasciare. Di chi conosce il mistero dell’ attimo perfetto. Quello in cui, magari, un braccio è definito fino alla linea del tendine e l’ altro è solo una pennellata scabra da cui traspare la grana della tela. Perché la pittura è magia. Poesia che non si può spiegare a parole. A terra, giornali ammucchiati, bidoni traboccanti di stracci induriti, e poi appunti abbandonati in un angolo, oggetti d’ affezione e ancora tele a terra e su cavalletti, carte, disegni, schizzi già perfetti come capolavori ammucchiati distrattamente su un tavolo, come se una nuova urgenza avesse