DENTROCASA APRILE 2025 | Page 29

Manifattura industriale, innovazione sostenibile, intelligenza emotiva. Salone del Mobile. Milano 2025 lancia una nuova sfida: costruire mondi a misura di futuro. Più di 2.000 espositori da 37 Paesi. L’ edizione 2025 del Salone, dall’ 8 al 13 aprile a Fiera Milano, Rho, rafforza il suo ruolo di motore strategico per le eccellenze di un settore che guida il cambiamento. A ispirarlo, lo sguardo visionario di Pierre-Yves Rochon, Paolo Sorrentino e Robert Wilson. Il primo Forum internazionale sulla luce. Cinque giornate di Talk e Tavole Rotonde.
La nuova campagna di comunicazione“ Thought for Humans.”, firmata da Dentsu Creative Italy, per la 63 ª edizione del Salone del Mobile. Milano ritorna alle origini del design, ricordandoci che la sua espressione e dimensione principale è l’ essere fatto da e per l’ uomo: ogni progetto risponde ai bisogni, ai valori e alle esperienze dell’ essere umano. Difatti, quello che si incontra in Manifestazione è un design che si radica nella quotidianità e si pone come obiettivo il miglioramento della qualità della vita, sublimando la relazione tra corpo, materia e spazio.
Per l’ edizione 2025 il premio Oscar Paolo Sorrentino firma un’ installazione dedicata a un sentimento universale intitolata“ La dolce attesa”. Uno spazio atemporale, un ponte invisibile tra presente e futuro, in cui il desiderio si intreccia con il timore di incontrare il destino. Un vuoto da riempire o un’ opportunità da accogliere. Perché, come afferma il regista premio Oscar“ l’ attesa è angoscia. La dolce attesa è un viaggio. Che stordisce e ipnotizza”. Una terra di mezzo dove tutto è ancora possibile, dove tutto può – o potrebbe – essere più dolce. Fedele allo sguardo visionario di Sorrentino, La dolce attesa – allestita all’ ingresso dei padiglioni 22-24 – si annuncia come una metafora dell’ esistenza; offrirà l’ opportunità di fermarsi ad ascoltare il proprio respiro per ritrovare la bellezza nel tempo che scorre lento, insegnandoci il valore della pazienza. Una metafora del vivere, in cui tutto è sospeso ma, ancora paradossalmente, tutto accade.