Cultura Oltre - 2^ numero - Febbraio 2018 rivista-cultura-oltre FEBBRAIO 2018 | Page 34

autonomia), registri vari….. tutto questo è stato mutuato da un nuovo percorso economico, un nuovo modo di lavorare, un nuovo modo di concepire la società. Il nuovo corso economico ha trasformato il lavoratore in schiavo, da impiegare otto, dieci ore, sottopagato, non pagato, non tutelato e non considerato nel fatto evidente che dopo sei ore di attenzione a pieno ritmo il rendimento cala vertiginosamente e di conseguenza la famigerata e agognata produzione perseguita non è più adeguata alla resa. Il frutto di questo mercato non sono persone ma individui, solo manovali acculturati e in alcuni casi eruditi ma tutti molto disperati. Il mio disappunto è rivolto a chi ha prodotto e svilito il lavoratore costruendo, dopo aver ampiamente manipolato e pianificato, una scuola che non è altro che bacino di pesca in questo nuovo oceano di economia creativa, atta a portare guadagni a chi già ne possiede (vedi articolo precedente ndr) Oggi nella scuola viene soggiogato il diritto alla libertà di insegnamento sancito dall’art. 33 della Cos tituzione che recita: L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. Perché tutto viene incasellato e strutturato in modo ampiamente cogente tanto da far passare sotto l’egida della oggettività dei risultati una pianificazione di ridotta formazione e coercitiva preparazione, costringendo il libero pensiero sia di chi educa, impossibilitato a seguirne le spinte creative, ma strutturando azioni didattiche secondo griglie e attività sempre più codificate in senso stretto, nonché a limitare il discente che deve apprendere solo le famigerate competenze, sacrificando la conoscenza dei contenuti che, sebbene non vengano esclusi dall’apprendimento, risultano molto ridotti, decurtando e impedendo la vera crescita culturale. Altresì non è rispettato l’art 34: L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. Perché non è che promuovendo tutti o non dando gli strumenti per superare le difficoltà che si fa raggiungere i più altri gradi di istruzione, ma falsamente si manda avanti chi non ha una preparazione adeguata e li si rende alla mercé di chi è più dotato di scaltrezza culturale ed economica. Nella scuola oggi si parla molto di inclusione, si fanno corsi su corsi, si compilano moduli per condividere pratiche educative ed adeguare l’azione alla difficoltà. Ma in realtà si finisce per abbassare gli obiettivi da perseguire poiché senza le adeguate 34