Cultura Oltre - 1^ numero - Gennaio 2018 rivista-cultura-oltre GENNAIO 2018 | Page 9
Bhutan
Per la storia, non esiste buddismo prima all’avvento del regno dell’imperatore Asoka
274 – 236. La prima antica testimonianza del buddismo l’abbiamo circa nel 241 a.c.,
cinque anni dalla morte dell’imperatore Asoka. Come sostiene Claudio Simeoni
secondo S. Radhakrishnan in La filosofia indiana, vol 1p.341 ed. Asram Vidya 1998:
«Per parlare del buddismo antico si deve fare riferimento ai Pitaka, o “Canestri della
legge” le concezioni che sono esposte, anche se non sono esattamente le dottrine
insegnate dal Buddha [come può saperlo? Nota mia], ne sono comunque la più
attendibile approssimazione di cui siamo in possesso. […] Essi furono probabilmente
compilati prima del 241 a.c., anno in cui si tenne il terzo Concilio, e sono senza dubbio
le più antiche e autorevoli testimonianze dell’insegnamento del Buddha attualmente
esistenti.»
Alessandro Magno
Il matrimonio tra stoicismo e buddismo succede con l’arrivo in India di Alessandro
Magno nel 327 – 325 a.c. Claudio Simeoni scrive che Alessandro Magno non arrivò in
India solo con le armate, ma anche con filosofi al seguito che ebbero forti e profonde
discussioni con filosofi, i gimnosofisti, indiani. Se abbiamo qualche informazione sugli
effetti che le discussioni con i gimnosofisti ebbero sui filosofi al seguito di Alessandro
Magno, non abbiamo nessun dato sugli effetti che i filosofi al seguito di Alessandro
Magno hanno prodotto sui gimnosofisti. I gimnosofisti, i filosofi nudi, erano i pensatori
Jainisti. Ricerche dicono che il grande sviluppo del buddismo era con il regno di
Menandro I Sotere ( 155 aC – 130 aC ). Menandro I Sotere è stato un sovrano indiano
, uno dei monarchi del Regno indo-greco nel nord dell’ India e nel Pakistan tra il 165
o 155 a,C e il 130 aC ; fu tra i primi occidentali a convertirsi al buddhismo , assieme a
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