Cronache Cittadine Febbraio 2020 CronacheFebbraio2020 | Page 3
nistrando la città con
impegno costante. Il
rispetto delle regole e
l’impegno hanno costi-
tuito l’animus con il
quale abbiamo reso con-
crete le parole chiave
che vedete scritte in que-
sti pannelli.
Parole chiave rese
concrete con atti ammi-
nistrativi. Nonostante
le difficoltà legate alla
carenza di personale,
anche dirigenziale, abbia-
mo lavorato in maniera
febbrile.
Ed i risultati iniziano
a vedersi… Per questo ci
servono altri cinque
anni. Per finire il lavo-
ro…».
Il Sindaco è poi entra-
to nei particolari ini-
ziando dalla Cultura che,
insieme all’Ambiente,
non ha esitato a defini-
re deleghe chiave, con-
trariamente a quanto si
faceva in passato. «Non
abbiamo scelto di fare
ciò che nell’immaginario
collettivo era considera-
to piacevole, ma ciò che
abbiamo ritenuto neces-
sario. E la Cultura è un
elemento necessario.
Non solo per l’intrat-
tenimento e le manife-
stazioni ludiche, pure
importanti, ma soprat-
tutto per la presa di
coscienza e per la cresci-
ta spirituale e culturale in
tutti gli aspetti della vita
della nostra comunità».
L’ultima ristrutturazio-
ne del Teatro, il nuovo
Auditorium, la Città del -
la Cultura Lazio 2018, i
Rifugi ampliati, l’Asso-
ciazione delle Città ipo-
gee, il Museo Archeolo-
gico, i locali Konver,
l’esproprio del Parco
del Castello vecchio
(finanziato con i soldi
del ristoro ambientale
della discarica), la biblio-
teca comunale (che è
andata dalla proprietà
privata ai locali comuna-
li ex Omni e che andrà
all’ex Ipia), con la Poli-
zia Locale che andrà nei
locali ex Omni… Que-
sti gli argomenti messi
dal sindaco sotto il tito-
lo “La Cultura come
cardine dello sviluppo”
all’insegna del “taglia-
re gli affitti passivi e
rivalutare ed utilizzare il
patrimonio immobilia-
re del Comune”. E poi
una chiosa ironica sul
parco logistico: «È tutto
merito di quelli che sono
venuti prima di me…
io non ho fatto nulla…
che sia ben chiaro! Però
gli investitori sono arri-
vati dopo che abbiamo
chiuso la discarica. Prima
non sono arrivati. Spie-
gatelo a chi dice che “è
tutto merito suo”. A
Via Palianese il Polo
logistico nasce, cresce
e si sviluppa perché gli
investitori hanno avuto
la certezza che si chiude-
va con quel tipo di pas-
sato e si passava ad un
altro tipo di economia.
Altrimenti 150 milioni di
euro non li avrebbero
mai investiti…». Una
lunga parentesi poi, il
Sindaco l’ha dedicata a
Colleferro Città dello
Spazio 2021 con la Pre-
sidenza della comunità
delle città europee di
Ariane.
«Pochi giorni fa la
Giunta ha approvato
una delibera storica.
Quando siamo arrivati
nel 2015 abbiamo ap -
provato un Bilancio che
sapevamo essere “dro-
gato” dai 5/6 milioni
di euro l’anno che vi
entravano come risto-
ro ambientale dalla
discarica.
L’altro giorno abbia-
mo approvato il primo
bilancio della storia di
questo Comune dal
1993 ad oggi, senza i
soldi della discarica e
degli inceneritori.
Abbiamo mantenuto
una promessa. Abbia-
mo dimostrato che il
Bilancio del Comune di
Colleferro sta in piedi.
Sta in piedi perché le
scelte economiche di
questi anni sono state
oculate. Abbiamo stret-
to la cinghia, anche tan -
to, ma sapevamo che ci
saremmo riusciti.
Non siamo più droga-
ti, ci siamo disintossi-
cati. Non c’è più la
“monnezza” che con-
diziona le scelte econo-
miche di questa città.
Oggi questa città è
ancora più libera.
Venite il 13 Febbraio
alla seduta del Consi-
glio comunale nel corso
del quale approveremo
il Bilancio.
E non si dica che stia-
mo ottenendo i risulta-
ti ora perché siamo pros-
simi alle elezioni.
Sia chiaro che i risul-
tati li stiamo ottenen-
do ora perché il primi
due/tre anni li abbia-
mo impiegati per siste-
mare le situazioni pre-
gresse e gli altri due
sono serviti per la pro-
grammazione. E sono
stati comunque insuf-
ficienti per completare
tante cose.
Il 10 Febbraio invece
manterremo un’altra
promessa, al IV Km
apriamo la seconda Far-
macia Comunale. E nel
frattempo comunichia-
mo che abbiamo sco-
perto una cosa sensa-
zionale: che la farma-
cia guadagna…».
«Per quanto riguarda
gli investimenti, abbiamo
dato fondo alla nostra
capacità di rispondere
ai bandi. E proprio gra-
zie ai bandi siamo riusci-
ti a fare una valanga di
investimenti».
E qui i riferimenti
sono stati agli oltre 8
mi lioni di euro investiti
in impianti sportivi,
scuole, infrastrutture ed
edifici pubblici, strade e
sicurezza (impianti di
videosorveglianza).
Poi la pista ciclabile
(IV Km-Castello vec-
chio-Scalo – interamen-
te finanziata), il percor-
so del “3C”, l’illumina-
zione a led, il cavalcavia
che bypassa il “Colos-
seo” al transito degli
autocarri, il Master Plan
urbanistico e la Rige-
nerazione Urbana (deli-
mitazione Centro Stori-
co, Piano Integrato
Coste Vicoi, la cessione
al Comune di Via
Romana,…), la chiusu-
ra della discarica, la pota-
bilità dell’acqua con la
riorganizzazione del-
l’acquedotto, la raccol-
ta differenziata porta a
porta, il Consorzio
Minerva, 7 nuove colon-
nine per la ricarica di
auto elettriche, la Con-
sulta dei Comitati di
quartiere, sono stati gli
argomenti che il Sinda-
co ha approfondito
come testimonia la clip
video seguente.
«Abbiamo vissuto
nella Regione con il più
alto debito sanitario
d’Italia per tanto tempo.
I Governatori di tutte le
parti politiche hanno
tagliato.
Se noi l’ospedale ce
l’abbiamo ancora, se è
previsto il ritorno della
Pediatria, e l’arrivo della
Neurologia, se in quel-
l’ospedale è arrivata la
Terapia intensiva, se si è
fatta l’ala nuova,… è
stato perché quella
“roba” noi l’abbiamo
difesa, insieme ai diret-
tori ed agli operatori
dell’ospedale e del
Distretto, altrimenti non
sarebbe rimasto nulla.
Ciò che abbiamo non
l’abbiamo perché ce lo
hanno “lasciato”, ma
perché lo abbiamo dife-
so e lo incrementere-
mo.
Non vogliamo campa-
nilismi, vogliamo due
poli con la medesima
dignità Subiaco-Mon-
terotondo-Tivoli ed il
polo Colleferro-Pale-
strina.
Meglio collaborare
nelle difficoltà che pren-
dersi a sassate tra pove-
ri».
A conclusione dell’in-
contro il Sindaco Sanna
ha affermato: «Avrete
capito che questa serata
è servita a dire che noi ci
ricandidiamo.
Penso che sia abba-
stanza chiaro, ma lo fac-
ciamo comunque a scan-
so di equivoci. Lo dicia-
mo che prima o poi si
possa anche conoscere
il nome dei nostri avver-
sari.
Speriamo di sfidarci
nelle piazze e nei luoghi
pubblici di questa città.
Penso che noi abbia-
mo lavorato tanto. Non
spetta a noi dire se ab -
biamo lavorato bene o
male: il giudizio spetta ai
cittadini.
So che abbiamo lavo-
rato instancabilmente
su ogni fronte.
Se i cittadini ci rin-
noveranno la fiducia per
i prossimi cinque anni,
finiremo il lavoro…
Chiarisco che io resto
qui. Non vado da nessu-
na parte…».
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