servitù, dunque freemen. Circoli nei quali si svolgevano varie attività anche di discussione e studio su materie estranee a quelle tecniche trattate nei cantieri di costruzione e che le eventuali tematiche scientifiche muratorie come la matematica e la geometria fossero trattate all’ interno di una visione più teoretica e da qui la corretta denominazione di“ logge speculative ".
Conclusioni La nascita della Gran Loggia nel 1717 sancì la definitiva rottura di una supposta continuità storica tra logge massoniche e corporazioni operative definendo una struttura organizzativa assolutamente originale con dei rituali innovativi e delle regole inedite. Unica somiglianza con le corporazioni seicentesche risiede nel fatto che con la crisi economica del Seicento le corporazioni divennero una sorta di Trade Unions unificando disparati mestieri e che nei primi del Settecento diverse logge si vollero federare in un’ unica organizzazione.
All’ interno di questo tema della continuità storica tra corporazioni romane, medioevali e logge massoniche c’ è un aspetto che meriterebbe un’ apposita e più approfondita trattazione, quello dell’ asserita continuità di spiritualità in chiave esoterica tra i tre diversi fenomeni. In sintesi, sia le corporazioni romane sia quelle medioevali e le logge avrebbero svolto un’ operatività ritualistica e un pensiero esoterico, che qualcuno precisa come ermetico-esoterico, di valenza spiritualistica. L’ affermazione è difficilmente documentabile e al momento aspetta di essere convalidata storicamente, assumendo più il carattere del desiderato che dell’ avverato. Si è visto che non esistono documenti che attestino rituali o generiche pratiche esoteriche nei Collegia romani e neppure esistono informazioni attendibili che ciò avvenisse nelle corporazioni e gilde medioevali. Dunque non sarebbe questo esoterismo un elemento caratterizzante i due associazionismi di mestiere e neppure lo sarebbe quello di una generica spiritualità. Non è questa la sede per una disamina del carattere spirituale degli esoterismi, anche perché la stessa parola spirituale è troppo generale e di difficile e complessa interpretazione. A loro volta erano spiritualiste le logge massoniche della prima ora? Anche qui è impossibile dare una risposta per la mancanza di informazioni, non sapendo neppure se svolgessero attività esoteriche e di quali forme specifiche di esoterismo. Si sa che singoli massoni del Settecento s’ interessavano e appassionatamente di esoterismi vari, ma questo non è sufficiente per avvalorare la tesi che le logge del‘ 600 e del‘ 700 fossero nella generalità logge esoteriche e si deve arrivare intorno alla metà del XVIII secolo per osservare una tale generalizzazione. Anche accettando l’ argomentazione che esoterismo e spiritualità s’ identifichino la tesi che la massoneria originaria fosse spiritualista è ancora da dimostrare. È più probabile che il baricentro culturale fosse la moralità o meglio il tentativo di fondare una moralità slegata dai particolari culti religiosi allora in forte contrasto tra loro, una moralità quindi più laica e civile che spirituale.
In merito alle corporazioni medioevali non esistono documenti dall’ Alto al Basso Medioevo che dimostrino che tali corporazioni operassero sulla base di una spiritualità riferibile in chiave esoterica e ancor meno ermetica. L’ ermetismo in particolare non è un
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