del costruire è evidente, la loggia è una piccola costruzione dove riporre qualcosa e riunirsi, dunque è un termine usato per definire una struttura dalle plurime funzioni all’ interno del cantiere di lavoro. Anche pensando che certi cantieri potevano operare per decine di anni non si può ritenere che tale struttura fosse parte costitutiva della corporazione, che svolgeva le sue attività in altre sedi più adeguate e dentro la città. La loggia era un edificio più o meno stabile nel quale innanzitutto lavoravano i progettisti dell’ edificio preparando i piani costruttivi e dando le direttive operative del cantiere e gestendo le questioni amministrative più immediate. In essa probabilmente si svolgevano riunioni tra i capimastri delle plurime attività che necessitavano alla costruzione dell’ edificio. Forse in qualche sua parte venivano anche custodite tutte quelle strumentazioni specialistiche necessarie ai capimastri e architetti e anche come archivio della documentazione amministrativa e operativa del cantiere. Alla fine della costruzione, quando il cantiere veniva chiuso anche la loggia esauriva la sua funzione. Forse veniva abbattuta o forse era conservata per altri usi. Riferendosi al luogo di riunione dentro i cantieri edili, aveva per i primi massoni la suggestione di richiamare appunto questo senso di collettività riunita in uno spazio ristretto e riservato, per uno scopo grandioso e di discussione su questioni di rilevante importanza e forse questa fu la ragione di fondo della scelta del nome, dandone un significato simbolico.
Ci sono domande alle quali sembra ci sia ritrosia da parte della massoneria ufficiale al solo manifestarle. Le logge massoniche operavano in assoluta segretezza, perché? Non era certo il costume delle corporazioni alle quale si rifacevano. La risposta che le logge massoniche volessero ripercorrere simbolicamente o allegoricamente i segreti operativi delle corporazioni è una risposta debole. Perché svolgevano dei rituali cerimoniali di cui non si ha notizia negli allora conosciuti antichi statuti corporativi se non verso la fine del XVII secolo? Erano quindi rituali che nascevano da esigenze interne delle logge massoniche, era il bisogno di darsi una solidità ideologica? Le risposte non possono che essere ipotetiche. Piuttosto s’ impone una domanda più seria: le prime ritualità delle logge alla fine del XVII secolo erano veramente ritualità iniziatiche o solo cerimoniali, come lo erano quelle delle corporazioni? Il concetto di iniziaticità non sembra appartenere alla prima massoneria speculativa. Nella documentazione conosciuta si parla sempre e solo di Accepted Free Masons, di accettati e non di iniziati( Initiated). Come dire che il nuovo massone era accettato nella loggia e non iniziato alla massoneria e comunque l’ eventuale uso del termine Initiated aveva sempre il senso di accettazione 71. Questa è una problematica che ancora deve essere affrontata, quella del significato di“ iniziazione” massonica.
Il fatto che queste logge post-corporative fossero costituite da membri operativi aperti a estranei non è una novità, come si è visto tale prassi sussisteva già in non pochi casi sul suolo britannico da molto tempo. Più attendibile sarebbe la tesi che le prime logge massoniche fossero circoli sussidiari non interni alle corporazioni e non necessariamente creati dalle stesse corporazioni, ma piuttosto da cittadini di rilievo della municipalità o liberi imprenditori e comunque non membri della corporazione o sotto
Hunters ] a Buck is faid to lodge, when he goes to Rest.- LOGE, a Lodge, a Habitation. Chou ».
71
Robert Cawdrey nel suo A Table Alphabeticall Of Hard Usual English Words, London, Printed by I. R. for Edmund Weaver, 1604, definisce « Initiated: to begin, instruct, or enter into » [ incominciare, istruire, o entrare in ]. 44