Questi Collegia religiosi avevano stretti legami con la vita civile e politica , prefigurando le prime forme del citato assoluto teologico . Tuttavia è da osservare che la scelta dei membri era fatta con modalità non iniziatiche ma di cerimonialità religiosa e civile assieme . Di ben altro aspetto erano le religioni misterico-iniziatiche che si coltivavano fuori dalle cerimonialità religioso-civili come quelli eleusini , dionisiaci , orfici , sabazi e cabirici e in epoca più avanzata quelli mitraici e attisici e altri di derivazione egizia e persiana 13 . Queste religioni proprio per il loro carattere iniziatico non potevano essere professate in condizioni sociali ed economiche , politiche e culturali aperte ai profani 14 e dunque neppure nelle corporazioni . Ciò non toglie che forme di tradizione religiosa antica fossero presenti nelle classi sociali meno acculturate , ma esse erano accolte più come forme di vita associativa che riservata e che l ’ espandersi delle conquiste romane portassero culti esotici che suscitavano emozioni e curiosità specialmente nella fase di decadenza dell ’ impero , stabilendo un netto confine tra la pietà popolare e le classi più acculturate 15 , culti che nel popolo assumevano spesso forme orgiastico-entusiaste come nei culti dai forti inquinamenti orientali di Dioniso e di Cibele , che però in ristretti circoli avevano rituali iniziatico-misterici 16 . Ugualmente è da rilevare che i culti religiosi , anche misterici , presso il popolo erano semplificati e resi accessibili a differenza delle
pubblica . Tito Livio nel suo Ab Urbe condita libri , X , 6 cita gli àuguri ( augures ) come sacerdoti provenienti dalle antiche tribù dei Ramnes , Titienses , Luceres , i soli proponibili alla funzione religiosa di interpretare la volontà degli dei . Sempre Livio nel libro primo annota che i feziali ( fetiales ) avevano la funzione religioso-diplomatica di dichiarare guerra a un altro popolo per bocca e atti del capo , il pater patratus Populi Romani , l ’ unico a poter stipulare trattati per conto del popolo romano con un apposito cerimoniale e simbologie di valenza sacrale più che religiosa . Essi erano l ' immagine dell ' Urbe dentro e fuori di essa . Gli arvali ( arvales ) costituivano un antico collegio sacerdotale i cui membri erano scelti tra le famiglie patrizie . Con l ' inizio dell ' Impero Augusto ne fece parte d ' autorità riorganizzando il Collegium . Fu dissolto nel IV secolo con l ' avvento del cristianesimo . Altro collegio sacerdotale era quello del salî , ( salii ) distinta tra salii palatini e salii quirinales , tutti scelti tra le famiglie patrizie . La loro funzione era quella di officiare il passaggio da tempo militare a tempo civile . Cerimonie che terminavano con opulenti banchetti citate da Cicerone e Orazio Flacco . Le vestali ( vestales ) erano originariamente quattro e poi sei , sorteggiate tra le bambine sempre di famiglia patrizia . La cerimonia d ' investitura era officiata dal Pontifex Maximus . Esse , liberate dalla patria potestà , avevano speciali privilegi civili e religiosi . Erano vincolate alla verginità . Il Collegium delle vestali fu abolito dal cristiano Teodosio I nel 391 .
13
Le principali religioni misteriche romane a carattere iniziatico erano la religione eleusina derivante dai culti di Demetra e Persefone , quelli orfici con i culti di Dioniso ed Orfeo , quello frigio di Attis e quello importato dai Cabiri della Samotracia . Sono da citare anche i culti della Grande Madre Cibele , quelli del persiano Mitra e di derivazione egizia di Serapide , Iside e Osiride . Per un quadro generale delle religioni presenti nella Roma antica si veda Jacqueline Champeaux La religione dei romani , Mulino 2002 . Mulino , 2002
14
Cfr . Jean Bayet La religione romana : storia , politica e psicologica , Ed . scient . Einaudi , 1959 , p . 203 .
15
Cfr . Arnaldo Momigliano ( a cura di ) Quinto contributo alla storia degli studi classici e del mondo antico , Volume 5 , Parte 1 , Ed . di Storia e Letteratura , 1975 , p . 19 . L ’ Autore mette in discussione , stante la assoluta scarsità di documenti , che gli stessi culti di Iside , Cibele o Serapide fossero culti esoterici e se esistessero dei loro caratteri iniziatici .
16
Cfr . Giulia Sfameni Gasparro Interpretazioni gnostiche e misteriosofiche del mito di Attis , in Studies in Gnosticism and Hellenistic Religions : Presented to Gilles Quispel on the Occasion of His 65th Birthday , Education and Society in the Middle Ages and RenaissanceVolume 91 di Études préliminaires aux religions orientales dans l ' Empire romain , a cura di Raymond van den Broeck , Maarten Jozef Vermaseren , Brill Archive , 1981 , pp . 376-377 . L ’ Autrice espone un ’ interessante analisi dell ’ influenza delle sovrainterpretazioni dei testi antichi per opera di commentatori e studiosi successivi e di altre religioni , specialmente cristiani , e anche sulla difficoltà , alla luce dell ’ attuale storiografia ed ermeneutica ( ibidem p . 378 ) di stabilire quanto i caratteri esoterici e iniziatici fossero prevalenti rispetto ad altri e di come sia difficile oggi stabilire una precisa definizione dei termini “ misterico ” e “ mistico ” se non in modalità formale ( ibidem n . 3 . p . 377 ).
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