Corriere del Pane n. 1/2022 | Page 32

Campania: riunione straordinaria per risolvere la crisi

«Mi auguro che la Regione promuova un piano di medio-lungo termine per incrementare la produzione di grano utilizzando i tanti terreni incolti della Campania».

Domenico Filosa, presidente Unipan-Confcommercio Campania.

In data mercoledì 2 marzo,

su richiesta di Unipan-Confcommercio Campania, si è tenuta una riunione della Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Campania convocata d'urgenza dal presidente Francesco Emilio Borrelli per fronteggiare l'emergenza dei rincari delle materie prime alimentari ed energetiche che hanno portato a livelli insostenibili

i costi di produzione del pane e dei prodotti derivati dai cereali. Erano presenti le principali Organizzazioni professionali dei Panificatori

e dell’Agricoltura. La riunione è stata convocata per individuare gli strumenti per frenare una crisi che rischia

di travolgere il settore della panificazione e causare un drammatico rialzo dei prezzi del pane e dei prodotti derivati che peserebbe in maniera insostenibile sui consumatori. «Decine di panifici artigianali hanno chiuso nell'ultimo anno in Campania, e molti altri rischiano di dover sospendere la produzione, perché non ce la fanno più a sostenere i costi. Inoltre, diverse aziende molitorie sono sul punto di fermare la produzione perché il grano non si trova oppure ha costi altissimi, per cui rischiamo di ritrovarci senza materia prima. C’è il serio rischio che la produzione di pane si fermi o diminuisca

al punto tale da far impennare i prezzi al consumo, con conseguenze sociali gravissime» ha dichiarato Domenico Filosa, presidente Unipan-Confcommercio Campania. «La Regione deve intervenire subito con sostegni finanziari seri alle piccole imprese, se non vogliamo far sparire la nostra grande tradizione artigiana del Pane. Mi auguro inoltre che la Regione promuova un piano di medio-lungo termine per incrementare la produzione di grano utilizzando i tanti terreni incolti della Campania. Rivolgo un appello alle Camere di Commercio: investano tutte le proprie risorse sui settori in crisi, non è il momento di finanziare luminarie e feste di piazza che non giovano a nessuno, specie in una situazione di guerra come quella che stiamo vivendo».

PRIMO PIANO

LE OPINIONI

SOMMARIO