Corriere del Pane n. 1/2022 | Page 17

Alessandro Proverbio, direttore generale di Molini Lario

«Il costo del frumento tenero, da apertura nuovo raccolto a dicembre ‘21, è aumentato del 45% circa per le varietà panificabile e biscottiero, mentre in una forbice compresa tra il 50% ed il 65% per le varietà di forza nazionali e comunitarie. Se considerassimo l’ultimo dato relativo al costo dell’energia, cioè quello riferito al mese di dicembre, e lo traguardassimo per tutto il 2022, potremmo preventivarne un impatto intorno al 40%. Ora: nelle ultime settimane stiamo assistendo ad una stabilità delle quotazioni del grano tenero, con condivisibili previsioni, legate ai fondamentali, che il livello possa attestarsi su questi valori ancora per diversi mesi. Per quanto riguarda invece l’energia, anche se è comune l’aspettativa di un ripiego dei valori, resta viva l’incognita. A tendere, ritengo comunque che sia sempre la materia prima che avrà un impatto maggiore sul prodotto finito. Per questo, parte dei nostri investimenti sarà dedicata allo sviluppo, che significa anche investire risorse in aree strategiche come quella della gestione delle coperture mediante operazioni finanziarie.

È da anni, infatti, che investiamo costantemente

in formazione specifica per essere in grado di gestire funzionalmente gli strumenti finanziari necessari a mantenere un’adeguata copertura sul lungo periodo, soprattutto in frangenti nei quali non è possibile operare sul mercato fisico del grano».

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SOMMARIO

Per l’intervista completa

ad Alessandro Proverbio

vedi l'articolo nella sezione "Protagonisti"

«Gli aumenti hanno avuto inizio già nella

prima metà del 2021 e stanno proseguendo

Non è solo il grano ad essere aumentato,

ma anche l’energia, il packaging e il resto.

In un primo momento abbiamo cercato di assorbire gli aumenti, ma poi abbiamo dovuto

applicarli anche noi. Non abbiamo però diminuito la qualità».

Sabrina Dallagiovanna, responsabile commerciale e marketing di Molino Dallagiovanna