Coop - Nono Rapporto Sociale Nazionale Capitolo 4 | Page 12

nel settore delle conserve ed in generale nel controllo dei contatti di appalto in settori diversi .
Il maggior numero di audit realizzati ha determinato un numero maggiore di non conformità ( 258 nel 2012 a fronte delle 190 del 2011 ): da rilevare l ’ elevata percentuale di segnalazioni legate alla salute e sicurezza degli impianti ( il 72 % nel 2012 contro il 60 % nel 2011 ), mentre risulta in leggera diminuzione l ’ incidenza delle criticità relative al salario ed orario di lavoro . Coop , inoltre , è da sempre a sostegno della legalità ed è attiva nella lotta al crimine organizzato : con i propri punti di vendita nel Sud Italia e con i partner delle Cooperative del circuito Libera Terra , Coop promuove le produzioni provenienti dai terreni confiscati alle organizzazioni criminali di stampo mafioso . Tale impegno è testimoniato dal documento denominato “ Un ’ etica per le produzioni a marchio Coop ”, nel quale si riporta un criterio per la realizzazione dei prodotti a marchio , e cioè quello di “ garantire nel rispetto della legge un ’ economia sana , ostacolando l ’ economia sommersa e promuovendo un ’ imprenditoria legale ”.
A partire dal 1 ° di ottobre 2011 Coop Italia , in nome e per conto delle Cooperative associate , ha imposto a tutti i fornitori di prodotto a marchio Coop l ’ invio , con cadenza annuale , del Certificato Antimafia , attestante l ’ insussistenza di cause di divieto o di sospensione di cui alla Legge 31 Maggio 1965 n . 575 e successive modificazioni . Nel corso del 2012 il Certificato antimafia è stato gestito nell ’ ambito del Progetto Etico e quindi con modalità e referenti coerenti con la certificazione SA 8000 di Coop Italia . La totalità dei fornitori a marchio Coop con sede in Italia ha risposto positivamente all ’ invito di Coop Italia , inviando i certificati richiesti .
L ’ attenzione verso le filiere critiche
Tra le molteplici le attività connesse alla certificazione SA 8000 , strutturate da Coop per verificare il rispetto di requisiti etici e qualitativi tra i fornitori , gli interventi specifici maggiormente significativi riguardano :
• le filiera dell ’ ortofrutta ;
• la filiera del pomodoro da trasformazione ;
• le filiere extra-europee ;
• il progetto “ Coop for work ”.
Le filiere dell ’ ortofrutta
Nel 2008 Coop ha realizzato progetti di sensibilizzazione dei principali fornitori di prodotti da tavola volti ad approfondire temi legati al rispetto dei diritti del lavoro nelle filiere critiche già interessate dai presidi SA 8000 . A queste attività è seguita una verifica su aziende agricole a campione riguardanti la produzione di clementine , uva da tavola , arance e successivamente , nel 2009 , fragole e pomodori da tavola . I produttori si sono mostrati consapevoli dei problemi e disposti ad adempiere agli obblighi sul pieno rispetto dei contratti collettivi di lavoro e sulla salute e sicurezza dei siti produttivi . Complessivamente nel 2012 le verifiche sociali effettuate presso le aziende agricole sono state 38 . È stato , inoltre , confermato il presidio sul contesto socialmente più critico e cioè quello relativo alla produzione delle clementine in Calabria , mantenendo le attività di miglioramento standard sulle altre filiere analizzate . Proprio sulla filiera delle clementine si sono registrati importanti passi in avanti soprattutto per quanto riguarda gli adempimenti delle aziende al D . lgs . 81 sulla sicurezza , con particolare riferimento agli elementi di prevenzione e formazione degli addetti ed all ’ applicazione dei contratti di lavoro .
La filiera del pomodoro da trasformazione
Coop ha realizzato una serie di approfondimenti sui territori di raccolta del pomodoro da trasformazione partendo da una serie di presidi sanitari effettuati dall ’ organizzazione internazionale Medici Senza Frontiere fra il 2004 ed il 2007 . Valutando alcune criticità potenziali anche per le proprie produzioni , Coop ha realizzato su questa specifica filiera un progetto di sensibilizzazione e controllo con l ’ obiettivo di individuare preventivamente le maggiori criticità ed eventualmente sanarle tempestivamente . In questa attività sono coinvolti i produttori della trasformazione , le associazioni di coltivatori e le aziende agricole . La filiera del pomodoro è quella maggiormente esposta al rischio di sfruttamento dei lavoratori , spesso extra-comunitari , sottoposti a condizioni di lavoro e di vita estremamente complesse . Per questa ragione Coop prevede requisiti specifici per le attività agricole in sede di selezione dei fornitori , in particolare :
• assenza di condanne o sanzioni relative ai diritti del lavoro ;
• capacità di effettuare raccolta meccanizzata ;
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