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voglio essere ME!

Il corpo può sopportare tanto, è paziente, si adatta molto alle ansie della nostra psiche sostenendola nelle sue scelte (o non scelte, che in definitiva significa comunque scegliere di non scegliere). Piano piano, però, il nostro fisico, che non è indistruttibile, comincia a mandare segnali di cedimento. Il corpo è fatto per sostenerci nel nostro quotidiano e nelle emergenze. Ma se queste perdurano e mai giungono a una conclusione, il crollo diventa inevitabile.

La risoluzione prevede che la psiche inizi a staccarsi dalle imposizioni ricevute via educazione e influenzamento culturale e sociale, per cominciare a identificare la sua vera strada.

Ma non è semplice. L'ideale sarebbe di affrontare tale passaggio prima dell'età adulta, in modo da poter scegliere in tempo la propria strada. Ma difficilmente accade.

Corpo e psiche sono in continuo dialogo, che lo si voglia o no. La psiche, e nel profondo l'anima, quando non si sentono comprese e realizzate, ma obbligate invece dentro a sollecitazioni esterne sfibranti, chiedono aiuto al corpo per ottenere la forza fisica necessaria a resistere.

Non esiste una soluzione ai propri disagi che sia uguale per tutti. Ognuno percorre la sua via e non gli si può raccomandare ciò che a noi è servito e ci ha portato al successo o ci ha fatto guarire. Non si tratta nemmeno di condividere la propria esperienza, perché ciò che è stato fantastico all'uno si può rivelare deleterio all'altro. L'unico vero aiuto è quello che, nell'incontro, ci permetterà di assistere l'altro a trovare la sua verità, senza mai intromettersi con le proprie risposte. E questo, davvero, non viene spontaneo!

Realizzare il proprio benessere è un compito articolato che inevitabilmente ci porta a confrontarci con le false verità in cui ci siamo adagiati.

A volte per amor di quiete e far contenti chi ci è attorno. Altre volte, invece, ci si aggrappa a false verità perché abbiamo assolutamente bisogno di credere in noi stessi, e lo facciamo a tutti i costi, offuscando così la vera percezione di quello che siamo, in risposta all'intimo sospetto di non essere poi così eccezionali come si vorrebbe, o come attraverso la menzogna a noi stessi ci presentiamo!

Solo che questo è veramente un tranello. Perché quando siamo noi, i veri noi, siamo davvero sempre splendidi, anche se spesso tale "splendore" potrà non corrispondere ai modelli proposti della società.

Ognuno di noi è un sé a parte, che può però provare a infilarsi nell' abito preconfezionato di quei modelli culturali, se le sue misure non eccedono o non difettano. Non è facile costringersi in tali abiti, e lì iniziano i danni, o meglio i problemi con noi stessi che poi, inevitabilmente scoppiano nella dimensione materiale del corpo fisico e in quella delle situazioni in cui viviamo.

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