IMPIANTI • RECUPERATORI AERAULICI
possibile contaminazione dei due fluidi. Questa può derivare in primo luogo da“ trafilamenti” sia attraverso le guarnizioni disposte sulla circonferenza esterna sia nella zona centrale. Questi trafilamenti sono per lo più nell’ ambito dello stesso flusso d’ aria ed una certa sovrapressione dell’ aria espulsa sull’ aria pulita previene il trafilamento di gas inquinanti. Assai più temibile è la contaminazione dovuta al“ trascinamento”. L’ aria intrappolata nelle celle della matrice durante la rotazione è proporzionale al volume vuoto della ruota ed alla sua velocità di rotazione. L’ efficienza è uno dei punti forti dei recuperatori o rigeneratori rotativi. Essa dipende dalla velocità di rotazione, aumentando con essa, anche se con incrementi via via decrescenti. L’ efficienza può raggiungere l’ 80 %. Lo scambio viene azzerato con la fermata della ruota. Il controllo della velocità di rotazione permette quindi di controllare l’ entità del recupero e di prevenire eventualmente ogni rischio di brinamento. La capacità di scambio termico unitaria può essere valutata in 5.400 W / m3K e lo scambiatore è in grado di effettuare uno scambio latente da un flusso d’ aria all’ altro: ad esempio è in grado di deumidificare d’ estate l’ aria di rinnovo, umidificandola invece d’ inverno. In raffrescamento, il recuperatore latente deve essere escluso tutte le volte che il valore dell’ entalpia dell’ aria esterna è inferiore a quello in ambiente. Quindi, è molto importante sapere il numero di ore / anno in cui questa condizione si verifica per capire se sia davvero conveniente il suo utilizzo oppure se piuttosto convenga puntare su altri sistemi, come il raffreddamento adiabatico indiretto, raramente usato. I rigeneratori rotativi possono avere la matrice non trattata, debolmente trattata con una sostanza igroscopica( Soda Caustica), fortemente trattata con una sostanza igroscopica tipo i SilicaGel. In altre configurazioni possiamo avere il rotore di alluminio corrugato rivestito di ossido di alluminio( Allumina), ovvero un rotore in materiale composito( carta speciale) impregnato da una soluzione concentrata di LiCl. Le modalità e le caratteristiche di funzionamento sono simili. Altro problema da tenere in considerazione e la durata nel tempo del materiale igroscopico impiegato; generalmente varia dalle 10.000 alle 150.000 ore.
RECUPERATORE RIGENERANTE FISSO ALTERNATO( DOPPIO LETTO DI ASSORBIMENTO) Con la logica precedente viene realizzato uno degli scambiatori rigenerativi a più alta efficienza in assoluto( si arriva anche al 95 %). Il flusso d’ aria interessa questa vol-
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