IMPIANTI • RECUPERATORI AERAULICI
pregnante della carta( un sale a base di LiCl). L’ elemento interno di scambio può essere agevolmente sostituito, ma il suo costo è rilevante.
Recuperatore statico a batterie accoppiate
RECUPERATORE STATICO A BATTERIE ACCOPPIATE Il sistema è costituito da almeno due batterie alettate collegate in circuito chiuso, contenente di solito acqua, eventualmente addittivata con funzione antigelo, con glicole etilenico nelle applicazioni comuni o con glicole propilenico nelle applicazioni sanitarie. Il fluido vettore viene fatto circolare da una pompa e sul circuito va previsto un vaso di espansione chiuso. Una valvola a tre vie provvede al controllo del possibile brinamento della batteria posta sull’ aria di espulsione. Se il fluido vettore proveniente da questa batteria ritorna ad una temperatura <-1 ° C, questi viene miscelato con il liquido preriscaldato dalla batteria calda. Lo scambio termico non è diretto ma richiede un doppio trasferimento dall’ aria espulsa al fluido intermedio e poi da questo all’ aria immessa: l’ efficienza complessiva del sistema è piuttosto bassa. Lo scambio è solo di tipo sensibile con un’ efficienza raramente superiore al 55- 60 %. La capacità di scambio termico unitario è dell’ ordine di 4700 W / m3K. La minore efficienza di questo sistema di recupero è però compensata da un’ elevata flessibilità: infatti, il recupero si può effettuare anche su due flussi molto distanti l’ uno dall’ altro, eventualmente collegando anche più di una canalizzazione sia dal lato caldo che da quello freddo. Anche in questo caso la contaminazione fra i flussi d’ aria di immissione ed estrazione è assolutamente nulla. Infine lo scambio termico può essere facilmente escluso con la fermata della pompa e, a differenza del recupero statico a flussi incrociati, l’ efficienza generale è influenzata sia dalle perdite di carico lato aria sia dalle perdite di carico
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