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IMPIANTII • RAFFRESCAMENTO SOLARE
diretta non viene mai impiegata. Il coefficiente prestazionale calcolato per questo tipo di impianto per la fase di essiccazione è pari a 8, calcolato come rapporto fra la potenza di raffreddamento estratta dall’ aria esterna e la potenza elettrica consumata per gli umidificatori, le pompe ed i motori elettrici delle ruote. Ciò che rende il processo particolarmente interessante è che il consumo di acqua da parte degli umidificatori è molto basso, dell‘ ordine di 2 m 3 / mese. AI fine di convalidare il modello sviluppato, l’ impianto sperimentale è stato munito di una metrologia idonea che permette di rilevare la temperatura dell’ aria e la sua umidità a livello di ciascun componente. A tale scopo è stata concepita una interfaccia grafica che permette di comandare e controllare l’ impianto a distanza. La figura 6 mostra il funzionamento del circuito di deumidificazione durante le varie fasi delle prove. Sul lato della mandata dell’ aria, da sinistra a destra, l’ aria attraversa in successione la ruota essiccante, lo scambiatore rotativo, una batteria di raffreddamento( alimentata con acqua prelevata da una falda freatica, essa rimane inutilizzata se l’ impianto essiccante è attivo), il ventilatore e l’ umidificatore, Sul lato dell’ aria di estrazione, l’ aria attraversa, in successione, il ventilatore, l’ umidificatore, Io scambiatore rotativo, la batterìa di rigenerazione e la ruota essiccante. Nella parte bassa della figura sono indicati i tre pulsanti che permettono di controllare il funzionamento dell’ impianto a seconda che Io stesso funzioni in umidificazione diretta( regolazione dell’ umidità relativa all’ uscita deII’ umidificatore diretto), umidificazione indiretta( regolazione dell’ umidità relativa all’ uscita dell’ umidificatore indiretto e comando dello scambiatore di calore), essiccazione( scelta della temperatura di rigenerazione, comando della batteria di rigenerazione elettrica, della ruota essiccante e degli elementi dell’ impianto solare) e, infine, a comando manuale( accesso diretto a tutti i componenti). La figura 7 visualizza il funzionamento dell’ impianto solare che comprende i collettori piani, un serbatoio di accumulo, la batteria di rigenerazione( la stessa che si trova nell’ impianto della figura 6), una resistenza elettrica integrativa e due pompe. I risultati ottenuti sono molto promettenti e saranno completati con uno studio funzionale completo di un idoneo sistema di regolazione
ABBASSARE I COSTI Sebbene questa tecnologia sembri ormai ampiamente collaudata, rimane sempre l’ annoso problema di abbassare i costi per poter ottenere un reale sviluppo di massa. Tuttavia la continua diffusione che essa conosce in diversi paesi europei dovrebbe essere di stimolo per il suo impiego da parte di progettisti più sensibili alla protezione dell’ ambiente.
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