IMPIANTII • RAFFRESCAMENTO SOLARE
Andamento delle temperature dell’ aria per condizioni climatiche medie
che evapora e attinge il suo calore latente dall’ aria che vede la sua temperatura a bulbo secco diminuire e la sua umidità aumentare, sempre conservando un valore di entalpia praticamente costante. La temperatura minima che può essere raggiunta è la temperatura a bulbo umido dell’ aria entrante. In uno scambiatore evaporativo indiretto, l’ aria di mandata viene separata dall’ aria di ripresa nella quale viene vaporizzata dell’ acqua. Quest’ aria trasmette del calore all’ aria raffreddata e la sua entalpia diminuisce. L’ efficienza di un sistema evaporativo è data dal rapporto fra la variazione reale della temperatura e la variazione teorica massima che la temperatura a bulbo secco può subire, cioè nel caso ideale che la temperatura di uscita diventi uguale alla temperatura a bulbo umido dell’ aria entrante. L’ efficienza di un sistema evaporativo diretto è dell’ ordine del 90 % mentre quella di un sistema evaporativo indiretto varia fra il 70 % e I’ 80 %. Sono disponibili sul mercato diverse tecnologie di umidificazione, ciascuna essendo adatta a degli impieghi specifici. Alcune di esse richiedono delle norme di manutenzione molto restrittive per evitare la proliferazione di germi e di muffe oppure di determinati batteri quali quelli della Legionella. I sistemi di umidificazione sono efficaci nelle regioni a clima temperato con bassa umidità assoluta; quando l’ umidità esterna aumenta questi sistemi, anche se ottimizzati, diventano poco efficaci. Esempio di un sistema ottimizzato è un sistema accoppiato a un edificio a forte inerzia termica, la cui struttura in cemento può accumulare il freddo della notte e ritardare l’ aumento diurno della temperatura interna. In questo caso si può utilizzare l’ umidificazione combinata( diretta e indiretta) oppure a doppio stadio, che consiste nel raffreddare l’ aria in uno scambiatore, prima di raffreddarla ulteriormente con l’ umidificazione. Questa tecnica è particolarmente interessante nel caso di abitazioni singole dove è possibile impiegare un umidificatore insieme con un sistema di accumulo costituito da un letto di rocce come in figura 3( che può essere utilizzato in estate per accumulare il freddo di notte e, in inverno, il calore proveniente, per esempio, dai collettori termici solari). In questo
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