L’ OBIETTIVO PRINCIPALE DEGLI IMPIANTI IN UNA CANTINA VITIVINICOLA È QUELLO DI GARANTIRE CONDIZIONI TERMICHE STABILI DURANTE FERMENTAZIONE, AFFINAMENTO E CONSERVAZIONE DEL VINO
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L’
immaginario collettivo considera le cantine vitivinicole come spazi segreti all’ interno dei quali, con metodologie antiche di migliaia di anni, avviene la trasformazione dell’ uva in vino. Un’ osmotica metamorfosi sospesa tra l’ esattezza scientifica di formule chimiche e l’ inafferrabile mistero di alchimie ancestrali. L’ ambizioso obiettivo che sta alla base del progetto Hic et Nunc, mira proprio a modificare questa lettura stereotipata del tema, pensando la cantina in modo diverso, innovativo. Per intenderci, questo intento è assimilabile al concetto di scoperta, di segreto svelato. Cioè di un edificio che si racconta all’ esterno aprendo i suoi spazi più celati, quelli dove l’ uva si trasforma prima in mosto e poi in vino, per offrirli al fruitore. Un luogo, prima misterioso, sfuggente e mutevole, una volta aperto e raccontato diventa spazio per tutti, e di tutti, in cui percepire il rapporto forte tra essere umano e genius loci animati da una nuova ed incontrollabile ebbrezza. E il Monferrato è un luogo intriso di genius loci. Un paesaggio disegnato dalle linee morbide delle colline coltivate a vigneto, i cui filari- con le loro regolari geometrie- volutamente ne sottolineano la sinuosità. Un territorio, eccezionale per storia e morfologia, che qui si esprime in tutta la sua prorompente forza. E appoggiata su di un pianoro agricolo dolcemente degradante verso la valletta scavata dalla Fons Salera, un anfiteatro naturale originato da accumuli di sedimenti argillosi, è Hic et Nunc: una nuova cantina vitivinicola trasparente. Il fine di questo progetto era la realizzazione di una nuova struttura vitivinicola sostenibile. Un edificio la cui valenza sul territorio, sia in termini sociali che culturali, doveva risultare sostanzialmente percepibile attraverso due principali linee di lettura: la prima, strettamente operativa, è legata all’ aspetto produttivo del vino; la seconda invece, più rappresentativa, è di natura interpretativa. Questo dualismo, alternanza di chiavi di lettura, è intelligibile sin dall’ idea da cui si è generato il progetto: distribuzione di funzioni e dello spazio su due livelli- uno ipogeo e uno di superficie- uniti entrambi in un edifico che timidamente risulta affiorare dal terreno; quello stesso contesto- intriso di genius loci- al quale si ancora con rispetto e considerazione.
L’ EDIFICIO E GLI IMPIANTI Ma entrando più nel dettaglio nella descrizione di questo edificio, occorre subito dire che se la copertura, qui pensata come grande terrazza panoramica, palcoscenico per manifestazioni culturali, concerti, rappresentazioni teatrali e punto di vista privilegiato verso quell’ anfiteatro naturale che è la valle della Fons Salera e la cavea valliva su cui si appoggia l’ abitato di Vignale Monferrato, non
L’ OBIETTIVO PRINCIPALE DEGLI IMPIANTI IN UNA CANTINA VITIVINICOLA È QUELLO DI GARANTIRE CONDIZIONI TERMICHE STABILI DURANTE FERMENTAZIONE, AFFINAMENTO E CONSERVAZIONE DEL VINO
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