SMART CITY E SMART LAND
te epoca geologica o al limite un’età (quindi
una partizione) dell’Olocene ufficialmente in
corso. Olocene che tra l’altro, in riferimen-
to proprio all’evoluzione umana, è descritto
da Wikipedia come “l’epoca del definitivo
sviluppo dell’Homo sapiens, l’unico soprav-
vissuto del genere Homo, e destinato a di-
ventare in breve tempo con la sottospecie
Homo sapiens sapiens l’essere dominante
del pianeta”. Ma da quando possiamo con-
siderarci entrati in questa nuova possibi-
le epoca? Cruzer e Stoermer proposero di
considerare l’ultima parte del XXVIII secolo
come inizio dell’Antropocene, visto che ne-
gli ultimi duecento anni c’è forte evidenza
scientifica (una montagna di prove a soste-
gno dell’idea) degli effetti globali dell’attività
dell’uomo sul sistema terrestre. Oltre che
essere il periodo in cui è avvenuta la Grande
Accelerazione, visto che a partire dal 1750
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(dalla Rivoluzione Industriale) “l’espansione
dell’umanità, sia in termini numerici che di
sfruttamento pro capite delle risorse della
Terra, è stata sorprendente”. Alcuni esempi?
Negli ultimi tre secoli la popolazione mondia-
le è più che duplicata arrivando a 7,2 miliar-
di di individui; la concentrazione di anidride
carbonica nell’atmosfera è aumentata più
del 40% dal 1750 causando i cambiamenti
climatici; il 30% delle foreste tropicali è an-
dato perso dal 1700 ad oggi; l’uso globale di
acqua dal 1900 ad oggi è quadruplicato; la
pesca a raggiunto il suo picco di produzione
nel 1990, e per far fronte alla domanda si ri-
corre oggi massicciamente all’acquacoltura.
E allora proprio per “ispirare, istruire e coin-
volgere” tutte le persone sull’impatto dell’u-
manità sulla Terra un gruppo di accredita-
te organizzazioni scientifiche ha realizzato
il sito Web www.anthropocene.info. Il sito