tramite una combinazione di dati scientifici e
potenti immagini, combinando notizie, nume-
ri, storia e proiezioni permette quasi di tocca-
re con mano i cambiamenti indotti dall’uomo
sulla Terra. Nella sezione “explore places” ad
esempio sono riportati i luoghi geografici dove
è maggiormente evidente il nesso socio-eco-
logico dell’Antropocene; dove più che altro-
ve l’azione dell’uomo ha apportato modifiche
sostanziali. I vari punti sulla mappa mostrano
immense miniere a cielo aperto, estesi data-
center delle più importanti compagnie infor-
matiche (come Google, Apple), concentrazioni
di piattaforme petrolifere, sterminati parchi fo-
tovoltaici ma anche parchi divertimento, aree
deforestate immense tanto quanto quelle arti-
che e antartiche di scioglimento dei ghiacciai,
isole dalle dimensioni modificate a causa dei
test atomici, canali artificiali, mega dighe idro-
elettriche e annessi bacini, aree di agricoltura
e allevamento intensivo. Chi esplora il sito può
rendersi conto di persona con punti d’inte-
resse, didascalie e immagini di google maps
quanto l’impronta dell’uomo sia oggi signi-
ficativa. E non mancano sulla mappa luoghi
critici esempi clamorosi di aree urbanizzate.
In Sud America ad esempio spicca l’immagi-
ne di Rocinha la più grande favela del Brasile.
Un quartiere nato da una baraccopoli posta
in mezzo a due dei quartieri più ricchi di Rio
de Janeiro, che segna profondamente il pae-
saggio urbano oltre che per la sua dimensio-
ne anche per il contrasto della disuguaglianza
sociale. La popolazione di Rochina è stimata
dal censimento dell’IBGE in 69.161 abitanti
(quasi la popolazione di Palermo o di Genova
per intenderci, rispettivamente la quinta e la
sesta città più popolosa d’Italia). O la località
di Sun City facente parte della citta di Phoe-
nix in Arizona; una comunità di pensionati di-