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CITY LIFE MAGAZINE N.37
Le città quindi crescono. E crescono velo-
cemente soprattutto nelle aree in via di svi-
luppo come Asia, Africa, Sud America. Lo
dimostra il fatto che nel 1950 le uniche due
mega metropoli (agglomerati urbani con più
di 10 milioni di abitanti) esistenti al mondo
erano Tokyo e New York, ubicate entram-
be nel mondo industrializzato. Già nel 2013
l’Onu di mega metropoli ne ha contate 29,
di cui solo 5 ubicate nei Paesi ricchi e 24 nei
paesi emergenti, o forse ormai è il caso di
dire emersi.
Ecco perché le città sostenibili, e quando si
dice sostenibili si intende sia green sia resi-
lienti, sono diventate elementi imprescindibi-
li nella lotta al cambiamento climatico, una
lotta le cui sorti non possono solo dipendere
dai governi nazionali.
Del resto i dati sulle azioni messe in atto
dalle città per combattere il global warming
mettono già in evidenza il ruolo nevralgico
giocato dai centri urbani negli ultimi decenni.
L’Unione Europea (EU28), ad esempio, dal
1990 a oggi ha compiuto passi importanti
per decarbonizzare la sua economia, ridu-
cendo le emissioni di gas a effetto serra del
23% mentre il suo PIL duplicava nello stes-
so lasso di tempo. In Europa, inoltre, circa
3/4 della popolazione risiede in aree urba-
ne, 380 milioni di persone secondo recenti
dati Undesa, e proprio queste municipalità
sono già state attori importanti del proces-
so di decarbonizzazione europeo, visto che
oltre 5.700 città del Vecchio Continente che
rappresentano circa il 35% della sua popo-
lazione hanno già realizzato riduzioni delle
emissioni di gas climalteranti o iniziative di
sviluppo delle energie rinnovabili.
Non sorprende che le città più attive nel-
la lotta al clima che cambia siano risultate
quelle del Centro e del Nord Europa, me-
glio se di maggiori dimensioni (con una po-
polazione superiore a 500 mila abitanti). Lo
dice un recente studio internazionale pubbli-
cato dall’Università olandese di Twente sul
Journal of Cleaner Production che ha ana-
lizzato 885 città appartenenti a 25 stati eu-
ropei indagando l’esistenza e la tipologia di
Piani Climatici Urbani.
È risultato che la quasi totalità del campio-
ne analizzato dispone di PCU: il 66% ha un
piano di mitigazione, il 26% uno di adatta-
mento, il 17% uno integrato (che unisce en-
trambe gli aspetti). Anche se le spinte a re-
alizzare questi piani non sempre sono state
automatiche. Visto che l’80% delle città ha
sviluppato il proprio piano autonomamente