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CITY LIFE MAGAZINE N.34
L’attuazione di questi piani è già stata avvia-
ta attraverso dei progetti, chiamati progetti
a rete, ossia la valorizzazione di beni stata-
li con lo scopo di destinarli a una funzione
più ampia. Un esempio concreto di progetto
a rete è rappresentato dai fari costieri che,
in seguito all’automatizzazione progressiva,
con la scomparsa della figura dei guardiani,
avrebbero rischiato un rapido degrado: sono
invece stati affidati, attraverso bandi pubbli-
ci, a soggetti privati, che si sono impegna-
ti a recuperare gli immobili a loro spese in
cambio del comodato del bene stesso, con-
sentendo allo Stato di mantenere il posses-
so dei fabbricati. Attraverso questi progetti
sono già stati affidati 24 beni pubblici, che
hanno consentito allo Stato di incassare cir-
ca 15 milioni di euro in canoni. Inoltre, questi
affidamenti hanno consentito la creazione di
circa 300 nuovi posti di lavoro in attività le-
gate a questi recuperi.
Un altro progetto di grande rilevanza con-
siste nel recuperare beni che, presi singo-
larmente, hanno scarsissimo valore ma che,
considerati nella loro interezza, hanno un
valore enorme, dato dalla loro collocazio-
ne: si tratta di immobili situati lungo cammi-
ni storico-religiosi o piste ciclabili, messi a
bando con lo scopo di attrarre cicloamatori
e camminatori, favorendo di fatto lo svilup-
po del cosiddetto turismo lento. In questo
caso gli immobili – fino a oggi circa un cen-
tinaio – sono stati affidati prevalentemente,
sempre attraverso bandi, a cooperative so-
ciali. La concessione ha una durata di 18
anni e, a fronte dell’impegno di farsi carico
di investimenti relativamente limitati finaliz-
zati alla salvaguardia degli immobili, lo Stato
concede l’affidamento con un canone nullo,
consentendo ai soggetti coinvolti di rientrare