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C I G
M A G A Z I N E
carbone dal mix di generazione
elettrica. A questo va aggiunto il
biometano, al momento quantificato
in circa 1 GSm3 dedicato al
trasporto, come da sistema degli
obblighi vigenti di biocarburanti.
“Il gas giocherà quindi un ruolo
indispensabile per il sistema
energetico nazionale - ha affermato
la dirigente del ministero - e potrà
divenire il perno del sistema
energetico ibrido elettrico-gas,
anche alla luce della spinta per la
diffusione di carburanti alternativi nel
settore trasporti”.
Per il Gnl, il piano prevede la
diversificazione delle fonti di
approvvigionamento per l’aumento
della sicurezza e il miglioramento
della qualità dell’aria, soprattutto
nelle città portuali e in relazione
alla circolazione dei mezzi pesanti,
attraverso lo sviluppo dell’uso del
Gnl con gli incentivi, in coerenza
con il decreto legislativo 257 del
16 dicembre 2016, di recepimento
della direttiva Dafi sulle infrastrutture
per i combustibili alternativi.
Per quanto riguarda le valutazioni
della Commissione circa i contenuti
del Piano, Panei si è detta ottimista.
“Stiamo attendendo il parere
della Commissione europea circa
del mercato, oltre a ricordare gli
obiettivi per il superamento della
povertà energetica.
Un accenno è stato dato anche
per ciò che riguarda la ricerca,
l’innovazione e la competitività del
piano al 2030.
“Il governo – ha ricordato la
dirigente del ministero – si è
impegnato a raddoppiare i fondi
pubblici per la ricerca e lo sviluppo
dell’energia pulita: da 222 milioni
nel 2013 a 444 milioni a partire
dal 2021. Un primo passo è stato
compiuto con il decreto Crescita,
che prevede 10 milioni per ciascuno
degli anni 2019 e 2020 e di 20
milioni per il 2021”.
Il piano stima, nel periodo 2017-
2030, anche gli investimenti
occorrenti aggiuntivi rispetto
allo scenario a politiche correnti:
oltre 180 miliardi di euro, con un
incremento del 18%.
Due sono stati gli approfondimenti
che Panei ha dedicato ai settori gas
e Gnl.
Per il gas, in base agli scenari
considerati, è previsto un
fabbisogno di 49 Mtep di gas
naturale (circa 60 GSm3) al 2030,
con un picco di consumi intorno
al 2025 dovuto alla fuoriuscita del