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Gli investimenti necessari alla realizzazione del Piano (fonte Mise)
individua due grandi sfide da
vincere per raggiungere gli obiettivi:
la decarbonizzazione nei settori
più difficili (residenziale, terziario,
trasporti) e le scelte individuali, che
risulteranno sempre più importanti.
Per il settore gas, per quanto
riguarda la sicurezza energetica,
il Piano prevede l’ottimizzazione
dell’importazione di Gnl nei terminali
esistenti e il miglioramento della
sicurezza in caso di elevati picchi
di domanda, mentre per il settore
elettrico prevede l’incremento
della resilienza e della flessibilità
del sistema e delle reti, lo sviluppo
della rete, la semplificazione e la
velocizzazione delle procedure
autorizzative per l’esecuzione
delle opere, l’implementazione di
nuovi meccanismi di mercato delle
capacità, la riduzione del fenomeno
overgeneration fino a valori intorno
a 1 TWh al 2030, l’incremento degli
impianti di pompaggio esistenti
e infine lo sviluppo dello storage
elettrochimico sia a livello distribuito
che centralizzato.
Panei si è poi soffermata a indicare
le principali misure di sicurezza
energetica contenute nel piano, gli
obiettivi e le misure di integrazione