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per offrire agli operatori nazionali
nuove opportunità di mercato.
I terminali Gnl devono essere
opportunamente valorizzati quale
strumento indispensabile per
realizzare la diversificazione delle
forniture. Ciò significa ridurre le
barriere che ne impediscono un
significativo livello di utilizzo – in
particolare gli elevati costi logistici
per la consegna delle commodity
presso i terminali e la conseguente
immissione in rete – e sviluppare
nuovi modelli infrastrutturali in
grado di favorire gli usi finali del Gnl
nei trasporti stradali e marittimi”.
Macrì ha poi accennato alla
necessità di attivare nuovi percorsi
per il settore gas e in particolare su
come attivare le risorse necessarie.
“Il sector coupling aprirebbe
nuove e interessanti prospettive
a differenti comparti energetici
nazionali, consentiti dall’intrinseca
flessibilità di soluzioni come il
power to gas, il power to H2 e
il recupero di cascami termici. Il
biometano ha notevoli potenzialità
di sviluppo e potrà sostituire
flussi di importazione, mentre si
dovrà approfondire il percorso di
regolazione in ragione delle matrici
di origine. Il syngas rappresenta
un’alternativa a sistemi di
accumulo elettrico e Ccs, ma
necessita di approfondimenti
tecnici e della definizione di
una normativa per un impiego
commerciale”.
Il rappresentante di Utilitalia si è
anche soffermato sugli aspetti
normativi riguardanti il settore e
in particolare circa la progressiva
applicazione del decreto legislativo
28 del 3 marzo 2011, che pone il
settore di fronte a scelte decisive
per la sua continuità.
“Serve – ha detto – un approccio
congiunto ai settori del gas
naturale e dell’energia elettrica,
elemento prodromico a un vero e
proprio scenario di sector coupling
in campo energetico. All’inizio dello
scorso anno, Entso-E e Entso-G,
hanno condiviso la necessità
di definire gli scenari finalizzati
al Piano decennale di sviluppo
delle infrastrutture di rete, mentre
un’esperienza è stata posta in
essere dai due TSO nazionali
in attuazione delle delibere
654 (654/2017/R/eel) e 689
(689/2017/R/gas), con iniziative
congiunte che hanno coinvolto
anche i distributori europei.
Macrì infine ha posto l’attenzione