Paese
dell’Unione Reintegrazione nel (posto di) lavoro
Europea. Sistema di
tutela prevalente
LUSSEMBURGO
Prevalenza
del
risarcimento
(la
reintegrazione
è
possibile solo con il
ocnsenso del datore)
OLANDA
Prevalenza
della reintegrazione
Dal 1945 il
licenziamento è
condizionato dalla
necessità di ottenere
l’autorizzazione
amministrativa della
pubblica autorità
competente, chiamata
a valutare le ragioni
addotte dal datore di
lavoro.
Il sistema di
autorizzazione
amministrativa
preventiva funziona
efficacemente, come
deterrente contro i
comportamenti
arbitrari dell'impresa
PORTOGALLO
Prevalenza
della reintegrazione
SPAGNA
Prevalenza del
risarcimento
Risarcimento economico
Tutela specifica
rappresentanti
lavoratori
e
rappresentanti
sindacali
dei
dei
dei
Il giudice può ordinare la reintegrazione,
che però ha effetto solo con il consenso del
datore di lavoro.
In caso di licenziamento manifestamente
ingiustificato il giudice ordina la
reintegrazione.
L’imprenditore deve chiedere l’autorizza-
zione dell’organo amministrativo compe-
tente prima di procedere al licenziamento.
In mancanza di autorizzazione, il licenzia-
mento è inefficace e il rapporto di lavoro
prosegue, con l’obbligo per il datore di
lavoro di continuare a corrispondere la
retribuzione.
In caso di licenziamento ingiustificato la
legge prevede l’obbligo di reintegrazione,
con il pagamento delle retribuzioni
arretrate, a far data dalla comunicazione
del licenziamento. Il lavoratore può optare per una indennità
pari a un mese di retribuzione per ogni
anno di servizio (con un minimo di tre
mensilità).
A fronte di un licenziamento dichiarato
illegittimo, il lavoratore ha diritto di
chiedere la reintegrazione.
Ma il datore può opporre un rifiuto
motivato corrispondendo un’indennità
risarcitoria. Il datore di deve corrispondere una
somma di denaro a titolo di risarcimento
dei danno.
L’indennità è pari a 45 giornate lavorative
per anno di anzianità (fino a 42 mensilità).
Sono fatte salve eventuali indennità
aggiuntive che il giudice può determinare
per
la
mancata
reintegrazione.
Benchmarking sulla flessibilità in uscita in Europa
In caso di licenziamento
illegittimo
di
un
rappresentante
sindacale aziendale, il
giudice
ordina
la
reintegrazione; il datore
è
tenuto
a
corrispondere
la
retribuzione in caso di
inottemperanza
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