anche nell’ipotesi di licenziamento collettivo, il lavoratore deve depositare il ricorso giudiziale
entro il termine di decadenza di 180 giorni dall’impugnazione stragiudiziale 19 .
PAESI BASSI
Ci troviamo di fronte a un licenziamento collettivo quando viene rescisso il contratto di 20 o più
lavoratori nel giro di tre mesi all’interno del territorio amministrato da un centro dell’UWV. Il
datore di lavoro deve notificare per iscritto all’UWV ed alle organizzazioni sindacali interessate
le date proposte per il licenziamento, i motivi del licenziamento, le informazioni sui lavoratori
in esubero e la data in cui è stato consultato il consiglio di fabbrica.
La valutazione dell’UWV avviene non prima di un mese dalla notifica suddetta. Ciò dà la
possibilità di porre in essere delle negoziazioni tra i datori di lavoro e i sindacati, il comitato
aziendale, l’UWV e le autorità governative, in relazione sia al numero di licenziamenti richiesti
sia alle condizioni di questi licenziamenti. Se il datore di lavoro allega una dichiarazione in cui
si comunica che la consultazione dei sindacati è già avvenuta, non è necessario aspettare il
suddetto periodo di attesa.
La legge olandese obbliga i datori di lavoro a coinvolgere e a informare in tempo i
rappresentanti dei lavoratori, sindacati e camere del lavoro, nei processi di licenziamento
collettivo.
Le parti sociali sono fortemente corresponsabilizzate nella realizzazione di processi di
riorganizzazione e nell’affrontarne le conseguenze a livello sociale. In tale prospettiva i
sindacati e le camere del lavoro e i datori di lavoro giungono a delle intese che poi si
concretizzano in un piano sociale. In questo contesto può essere decisa un’eventuale
cessazione dell’attività di un’azienda e la definizione di un esubero di lavoratori rispetto ai reali
bisogni, ma sono contestualmente prospettate le iniziative per ricollocare i lavoratori e i
risarcimenti per l’attuazione dei licenziamenti. Le organizzazioni dei lavoratori propongono
azioni per prevenire o ridurre il numero dei licenziamenti proposti e la possibilità di gestire gli
effetti negativi dei licenziamenti attraverso il citato piano sociale, che possa favorire una
ricollocazione dei lavoratori o anche una riqualificazione professionale.
REGNO UNITO
In riferimento ai licenziamenti collettivi, rientrano in questa categoria le procedure di riduzione
del personale aziendale. Le disposizioni principali in merito risiedono nella Legge del 1992 sulle
Relazioni Industriali (sezioni 188 e 196) e si applicano a tutti i casi di licenziamento,
escludendo quelli dipendenti da motivazioni individuali, nello specifico:
quelli per riduzione di personale dovuti alla chiusura di rami di azienda;
quelli dovuti all’esigenza di riassumere i medesimi lavoratori ma con differenti modalità
e tipologie contrattuali.
Per licenziamenti collettivi si intende la riduzione dell’organico di un’azienda di almeno 20
dipendenti nell’arco temporale di 90 giorni; dal computo vanno esclusi i collaboratori e i
lavoratori autonomi.
Una volta che il datore di lavoro intende avviare la procedura, è necessario passare per la fase
di consultazione (come previsto da un apposito Regolamento del 2004) con le parti sociali,
nello specifico le rappresentanze sindacali dei lavoratori coinvolti. Se il sindacato è stato
riconosciuto dal datore di lavoro (nel Regno Unito tale sistema è a carattere volontario), il
processo di consultazione è condizione necessaria, mentre qualora non sia stato effettuato
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Avv. Riccardo Bolognesi. Tutte le novità della Riforma Fornero in materia di licenziamento.
Benchmarking sulla flessibilità in uscita in Europa
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