SVEZIA
Nel licenziamento in tronco non c’è preavviso e il contratto di lavoro si interrompe quando il
datore di lavoro ha comunicato la rescissione.
Nel caso di licenziamento ordinario il preavviso è regolato dalla legge ed in alcuni casi dai
contratti collettivi di lavoro. Il periodo di preavviso dipende dall’anzianità di servizio. Si parte
generalmente da due settimane per i periodi di prova di sei mesi. Dopo il periodo di prova e
fino ad un’anzianità di due anni il periodo di preavviso è di un mese. Per anzianità di servizio di
10 anni e più il preavviso è di sei mesi. La contrattazione può definire durate diverse da quelle
indicate nella successiva tabella. Il periodo di preavviso inizia nel momento in cui viene
notificato al lavoratore l’intenzione di rescindere il contratto. Per gli addetti in congedo
parentale, l’inizio del periodo di preavviso dell’eventuale licenziamento parte quando l’addetto
deve rientrare al lavoro.
Anzianità servizio
complessiva
Meno di 2 anni
Da
2 a 4 anni
Da
4 a 6 anni
Da
6 a 8 anni
Da
8 a 10 anni
Oltre 10 anni
Periodo di
preavviso
1 mese
2 mesi
3 mesi
4 mesi
5 mesi
6 mesi
Durante il periodo di prova, non superiore a sei mesi, l’una e l’altra parte possono terminare il
rapporto senza specifica motivazione.
Il licenziamento, anche del dipendente in prova, non può essere discriminatorio. Ai dipendenti
con ridotta capacità di lavoro, va riconosciuta una priorità per il mantenimento
dell’occupazione, anche fuori dai criteri dell’anzianità di servizio, se questo non costituisce un
grave inconveniente per il datore di lavoro. Una protezione analoga si applica per i
rappresentanti sindacali in caso di licenziamento per esubero di personale, se l’addetto è
rilevante per l’azione sindacale nell’impresa.
Non è consentito il licenziamento per ragioni di età, salvo al raggiungimento dei 67 anni. Non
vi è uno specifico divieto di licenziamento per le donne in gravidanza o in congedo parentale,
ma vale la regola della ragione oggettiva. Il licenziamento non può avvenire e può essere
annullato dal giudice per motivi legati:
ad attività, partecipazione o iscrizione al sindacato;
alla razza, al genere, all’origine etnica, alla religione, a convinzioni personali,
disabilità o orientamento sessuale;
alla gravidanza, al congedo parentale;
all’assistenza a non autosufficienti;
al servizio militare o civile;
al congedo a scopo formativo.
Coloro che sono stati licenziati per esubero del personale hanno una priorità in caso di nuove
assunzioni nell’impresa in cui erano occupati nell’arco di nove mesi dal momento del
licenziamento. Il diritto è subordinato a che il dipendente abbia lavorato nell’impresa almeno
dodici mesi negli ultimi tre anni o, in caso di lavoro stagionale, sei mesi negli ultimi due anni. Il
tutto è naturalmente condizionato da una qualificazione sufficiente per il nuovo impiego.
L’addetto che ha ricevuto un preavviso di licenziamento riceve la retribuzione ed ogni beneficio
nel periodo previsto, anche se non gli viene richiesta nessuna prestazione. Nel caso in cui non
gli venga richiesta la presenza al lavoro, un eventuale reddito guadagnato in un altro impiego
gli potrebbe essere scomputato dalle somme che deve ricevere dal precedente datore di
Benchmarking sulla flessibilità in uscita in Europa
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