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FRANCIA Il periodo di preavviso comincia il giorno della prima presentazione della lettera di notifica, che il lavoratore dipendente ne accusi ricevuta o no. La sua durata è uguale almeno a:  un mese per un'anzianità compresa tra 6 mesi e 2 anni;  due mesi per un'anzianità uguale o superiore a 2 anni. Alcune disposizioni contrattuali o presenti nei contratti collettivi possono prevedere una durata del preavviso più favorevole. Inoltre, disposizioni specifiche si applicano quando il lavoratore sceglie di beneficiare di una convenzione di riqualificazione personalizzata o di un congedo di riqualificazione. Durante il preavviso, il contratto di lavoro mantiene i suoi effetti. Se il lavoratore dipendente è dispensato completamente o parzialmente dal lavoro nel periodo di preavviso su iniziativa del datore di lavoro, quest'ultimo deve:  confermare questa decisione per iscritto;  versare al lavoratore dipendente un'indennità di compensazione equivalente al salario (compresi gli aumenti, premi, gratificazioni ecc.) che avrebbe percepito durante il periodo di preavviso lavorato. Eccetto in caso di ferie retribuite, di infortunio sul lavoro in corso di preavviso o di congedo di maternità o di adozione, l'assenza del lavoratore dipendente non prolunga il periodo di preavviso. L’indennità compensativa di preavviso è assimilabile a tutti gli effetti al regime fiscale dei salari percepiti. Il datore di lavoro è dispensato dal rispettare il preavviso, senza dovere pagare l'indennità sostitutiva di preavviso, per motivi di forza maggiore, di colpa grave del lavoratore dipendente o nel caso in cui il dipendente non si sia presentato al lavoro. L’onere della prova, per quanto riguarda l'impossibilità del lavoratore dipendente di lavorare durante il periodo di preavviso, spetta al datore di lavoro. L'accordo intercategoriale del 10 febbraio 1969, modificato dall'accordo del 20 ottobre 1986 consente, al lavoratore dipendente licenziato per motivi di riorganizzazione aziendale, di interrompere in qualsiasi momento il suo preavviso per occupare un posto di lavoro in un’altra azienda. GERMANIA Solo in caso di licenziamento ordinario è dovuto il preavviso nei termini prescritti dal § 622 del cod. civ. (da 4 settimane a 7 mesi secondo l’anzianità aziendale del lavoratore). Solo dal 1° maggio 2000 è prescritta la forma scritta a pena d’inefficacia (§ 623 BGB). Il datore non è tenuto a indicare analiticamente i motivi del licenziamento all’atto della comunicazione, ma se il lavoratore chiede di conoscerli, il datore deve comunicarglieli (§ 626, 2° comma, codice civile); in mancanza, il licenziamento resta efficace ma il datore di lavoro risponde degli eventuali danni. ITALIA Il Codice Civile prevedeva la libera recedibilità dal rapporto di lavoro a tempo indeterminato salvo preavviso (art. 2118). Il datore di lavoro quindi (al pari del lavoratore) poteva recedere dal rapporto a propria discrezione essendo vincolato unicamente all'osservanza del termine di preavviso. Tale possibilità di licenziamento assolutamente discrezionale è divenuta, per effetto di successivi interventi legislativi (sopra illustrati), del tutto residuale (tanto da risultare Benchmarking sulla flessibilità in uscita in Europa pag.45