base delle previsioni dei contratti collettivi o dei codici disciplinari applicabili, annulla il
licenziamento” e condanna il datore di lavoro secondo il regime sanzionatorio previsto nelle
ipotesi di licenziamento disciplinare illegittimo 8 .
In caso di licenziamento il lavoratore può impugnarlo rivolgendosi al Giudice affinché stabilisca
se sussista o meno la giusta causa di licenziamento e se sia stata rispettata la regola
codicistica della proporzionalità della sanzione. Il Giudice a tal fine deve accertare se la
mancanza commessa dal dipendente, risulti obiettivamente e subiettivamente idonea a ledere
in modo grave la fiducia che il datore di lavoro ripone nel proprio dipendente 9 . La Legge
Fornero ha introdotto un procedimento speciale, cosiddetto processo breve, per l’impugnazione
dei licenziamenti privi di giusta causa con l’obiettivo di fornire al lavoratore uno strumento che
risolva, in tempi brevi, le controversie sui licenziamenti illegittimi instaurate in Tribunale.
PAESI BASSI
Al di là dei motivi discriminatori è possibile ottenere l'autorizzazione al licenziamento solo nel
caso in cui sussista una giusta causa che sia fondata su motivi ragionevoli.
Le motivazioni considerate giuste sono riconducibili a tre cause principali:
motivi commerciali o economici;
motivi collegati al rendimento del lavoratore;
problemi irrisolvibili nel rapporto tra datore di lavoro e lavoratore.
In ciascuno di questi tre casi il datore di lavoro deve convincere l'UWV o il giudice che il
licenziamento è giustificato. Egli deve assicurarsi che la richiesta sia correttamente redatta,
che sia ben motivata e che sia sostenuta da un'adeguata documentazione. Nel caso in cui il
licenziamento sia motivato da esigenze dovute ad una riduzione del volume di affari ed alla
relativa riorganizzazione, sarà compito del datore di lavoro fornire la prova di tutto ciò,
dimostrando che per il lavoratore da licenziare non vi sono altre posizioni disponibili. In ogni
caso per avere l'autorizzazione al licenziamento bisognerà prendere in esame la diversa
anzianità e la differente collocazione nell'organizzazione del lavoro. Nel caso di un
licenziamento per motivi economici bisognerà riflettere sul gruppo dei lavoratori
potenzialmente licenziabili, che saranno suddivisi per classi di età, al cui interno sarà applicato
il principio di anzianità, nel senso che saranno licenziati per primi i lavoratori assunti più di
recente.
Veniamo ai motivi legati al rendimento del lavoratore e ai rapporti tra quest'ultimo e il datore
di lavoro. Il presunto scarso rendimento dovrà essere dimostrato e la decisione di licenziare
dovrà essere preceduta da tentativi volti a migliorare le performance del lavoratore, dandogli il
tempo necessario per potersi adeguare. La conferma dell'esistenza di un dialogo con il
lavoratore dovrà essere documentata con atti scritti. Si dovrà valutare anche la disponibilità di
un lavoro alternativo per il lavoratore all'interno dell'organizzazione o anche la partecipazione a
processi formativi on the job o di coaching indirizzati al recupero ed alla riqualificazione.
Motivo di licenziamento può essere il fatto che il lavoratore si rifiuta di adattarsi alle esigenze
di cambiamento imposte dal datore di lavoro o di accettare una posizione lavorativa alternativa
offertagli.
L’UWV o il giudice daranno l'autorizzazione solo se si convincono che non è possibile porre
rimedio alla problematica che ha fatto sorgere l'esigenza del licenziamento, ad esempio
attraverso un trasferimento del lavoratore o attraverso un tentativo di mediazione.
8
Avv. Angelo Zambelli (a cura di). Licenziamenti individuali e collettivi. Mercato del lavoro: flessibilità in uscita. La
riforma del lavoro. Il Sole 24ORE.
9
Ibidem nota 8
Benchmarking sulla flessibilità in uscita in Europa
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