Catalogo Catalogo | Page 18

 una maggiore enfasi su una flessibilità dei tempi di lavoro, con particolare riferimento al peso da attribuire al part-time;  una limitazione garantistica e protettiva della flessibilità in uscita. È per la rilevanza di quest’ultimo punto che tutta la regolamentazione dei licenziamenti assume caratteri abbastanza peculiari, soprattutto se consideriamo comparativamente altre realtà che puntano molto su una totale liberalizzazione, anche se associata ad un rafforzamento parallelo delle politiche attive del lavoro. I Paesi Bassi, pur avendo cura anch’essi di attuare queste ultime, non si spingono su un forte ridimensionamento di ogni vincolo. Al contrario permane al loro interno un sistema inedito di autorizzazione preventiva, che è stato definito sistema duale di licenziamento, perché si fonda sull'esigenza che i licenziamenti siano autorizzati preventivamente dal giudice o dai locali centri per l'impiego, che rappresentano delle articolazioni territoriali dell’UWV, Werkbedrijf, l’organismo nato dalla fusione tra i vecchi Centri per il lavoro e per il reddito (CWI) e l’Agenzia di Previdenza Sociale (UWV), sulla base della Legge SUWI del 2002. Due sono i possibili percorsi che un datore di lavoro che ha intenzione di licenziare può intraprendere. Il primo si concretizza in un ricorso al giudice cantonale, a cui può essere chiesta l’autorizzazione al licenziamento. Questo meccanismo procedurale presenta un vantaggio ma anche uno svantaggio. Il vantaggio consiste nella possibilità di usufruire di una procedura veloce, utile allorquando vi sia l’esigenza di affrettare i tempi, per esempio nel caso in cui i rapporti con il dipendente siano molto deteriorati o l’azienda abbia urgente bisogno di ristrutturazione con riduzione del personale. La sentenza del giudice è inappellabile. Il secondo iter si caratterizza per una richiesta di autorizzazione all’UWV, che può configurarsi come un test preventivo di licenziamento. Attraverso questo test l’UWV valuta se il licenziamento è giustificato e se le leggi sono correttamente applicate. L’obiettivo fondamentale è di proteggere i deboli sul mercato del lavoro, verificando che il datore di lavoro fondi la richiesta di licenziamento su una giusta causa. Tranne il caso del direttore generale di un'organizzazione lavorativa, tutti i lavoratori sono protetti dai licenziamenti e i datori di lavoro hanno l'obbligo di chiedere un'autorizzazione preventiva o all’UWV presente nel quartiere in cui si trova il datore di lavoro, oppure al giudice presso la corte del Sub-Discrict of the Court. Fin quando il datore di lavoro non ha il permesso o dall'UWV o dal giudice la decisione del licenziamento è nulla. Il datore di lavoro deve fornire delle prove e le due parti devono avere la possibilità di essere ascoltate. L’UWV prima di decidere consulta un comitato composto dai rappresentanti delle organizzazioni dei datori di lavoro e dei sindacati dei lavoratori. Nel caso dei licenziamenti individuali, normalmente non è prevista nessuna notifica o consultazione del consiglio di fabbrica a meno che il licenziamento non sia espressione di un importante cambiamento all'interno dell’organizzazione o se riguarda l'amministratore delegato. L’UWV valuta tenendo presenti gli interessi dei datori di lavoro e dei lavoratori e non è raro che rifiuti di concedere l'autorizzazione richiesta. La decisione dell’UWV è irrevocabile e inappellabile. Tutto il procedimento dura normalmente da due a tre mesi, ma questo periodo può essere accorciato se il datore di lavoro fa una richiesta sulla base di motivi economici e se il lavoratore non si oppone. Se l’UWV dà il permesso, il datore di lavoro deve rispettare il preavviso previsto dalla legge o dal contratto di lavoro. Se il lavoratore non è d'accordo sulle decisioni prese dall’UWV può chiedere al giudice di avere un risarcimento economico o addirittura un reintegro nel posto di lavoro. Una modalità per evitare i vincoli al licenziamento è quella di assumere con un contratto a tempo determinato. Tuttavia se questo contratto viene confermato per tre volte con intervalli tra un contratto e l'altro non superiori a tre mesi, oppure se la durata di due o tre contratti a tempo determinato supera un periodo complessivo di 36 mesi, il suddetto contratto diventa automaticamente per legge a tempo indeterminato. Benchmarking sulla flessibilità in uscita in Europa pag.18