catalogo anni di piombo 69780676-catalogo-anni-di-piombo-b | Page 6

Antonio Custra, ucciso il 15 maggio 1977 a Milano in via De Amicis durante una manifestazione di piazza CUSTRA La figlia Antonia: «Quel giorno è morto mio padre ed è morta mia madre. Lei è ancora con me, ma da trent’anni è un fantasma. È assente, ha paura di tutto: non esce, non si compra nulla, mai un viaggio, mai un risto- rante”. “Due volte alla settimana vado dallo psicologo, passo dall’anoressia alla bulimia: ho pro- blemi con il cibo, un vuoto che non riesco a riempire, non c’è niente da fare, mi sono mancati un padre e una madre. La psicologa me la pago io, lo Stato non si è mai preoccupato di questo tipo di assi- stenza. Non è una questione di soldi, è che non hanno mai pensato che dovesse intervenire soste- nendo le vedove, gli orfani, non solo economica- mente, ma psicologicamente. Nessuno se ne è mai fatto carico». (da Spingendo la notte più in là) Eleno Viscardi, agente di P.S., ucciso alla stazione centrale di Milano il 13 novembre 1981 Il 15 luglio 1981 una serie di attentati esplosivi viene compiuta nel centro di Como contro dei negozi: otto esplodono e cinque sono neutralizzati. Luigi Carluccio, brigadiere di P.S., muore a 28 anni, in Viale Lecco dinanzi a una pasticceria, mentre cerca di disattivare uno di questi ordigni Luigi Marangoni, medico, direttore del Policlinico di Milano, ucciso il 17 febbraio 1981 MARANGONI Renato Briano, ucciso il 12 novembre 1980 BRIANO « “Suicidio sociale”. Quasi trent’anni dopo, Andrea Briano lo chiama pro- prio “suicidio sociale”. Si riferisce a se stesso, al bambino che a 13 anni perde il papà. In una mattina qua- lunque, sulla metropolitana che lo sta portando al lavoro. Di quel giorno, ad Andrea, restano solo frammenti di ricordo. Vede la vicina che lo viene a prendere a scuola, il ritorno a casa. L’abbraccio con lo zio che non trova le parole. La perce- zione di un gelo che penetra nelle ossa. Papà non c’è più. “Dio è morto” . E lui, Andrea, si trattiene dal piangere perché papà Renato non avrebbe voluto: un Dio, anche da morto, riesce a pesare». (da Obbiettivi quasi sbagliati) Il commissario Luigi Calabresi, ucciso a Milano il 17 maggio 1972 mentre usciva di casa, lascia la moglie Gemma Capra in attesa del loro terzo figlio. Aveva partecipato alle indagini sulla strage di Piazza Fontana ed era stato fatto oggetto di una atroce campagna stampa accusatoria relativa alla morte nella questura di Milano dell’anarchico Giuseppe Pinelli Vale la pena di ricordare che nell'ottobre 1971 il quoti- diano Lotta Continua, legato alle posizioni dell'omoni- ma formazione extraparlamentare di estrema sinistra, pubblica un'autodenuncia indirizzata al Procuratore della Repubblica di Torino che aveva inquisito alcuni suoi militanti ed ex-direttori per istigazione a delinque- re. Cinquanta intellettuali, tra i maggiori artisti, registi, giornalisti e letterati del nostro paese sottoscrissero quel proclama in cui orgogliosamente asserivano: «… Quando essi gridano “lotta di classe, armiamo le masse”, lo gridiamo con loro. Quando essi si impegna- no a “combattere un giorno con le armi in pugno contro lo Stato fino alla liberazione dai padroni e dallo sfrutta- mento”, ci impegniamo con loro». (…) I rappresentanti della cultura italiana salgono a 800 quando, nello stesso anno, sottoscrissero un documento pubblicato sul settimanale l'Espresso in più riprese, in cui il com- missario Luigi Calabresi, veniva definito "commissario torturatore" e "responsabile della fine di Pinelli". Fino al 1979 con l’omicidio a Genova del sindacalista comunista Guido Rossa, i giornali parlano di: ‘Sedicenti Brigate Rosse’, ‘terroristi manovrati dai servizi deviati’, ‘probabili infiltrati’, ‘neo-fascisti camuffati’, ‘mercenari’ manovrati da qualche complotto straniero... Giovanni PERSOGLIO, studente, a Marina di Pisa Alessandro FLORIS portavalori, a Genova il 14.02 26.03 «I suoi due figli, Francesca e Matteo, sono appena usciti per andare a scuola. Fino a poco tempo prima li accompagnava a scuola il padre, ma da due settimane vanno con i mezzi pubblici, perché non vuole esporli a pericoli. Da due anni arrivano lettere di minacce, te- lefonate anonime e persino messaggi minatori da una ‘radio libera’ (…) Quella mattina Francesca, 17 anni, viene improvvisamente por- tata in presidenza insieme a due compagni di scuola, uno dei quali abita nel suo stesso palazzo. Siccome la vita è capace di beffe cru- delissime, poco prima in classe ha svolto un tema sul terrorismo. Quando incontra sulle scale, verso la presidenza, due amici di fami- glia, capisce che il problema riguarda lei. Quando ne nota l’espressione del viso realizza che una tragedia sta per consumarsi. Francesca arriva sotto casa. La macchina di papà non c’è più, ma i vetri rotti sull’asfalto sì». (da Obbiettivi quasi sbagliati) Francesca Marangoni lavora nel padiglione del Policlinico di Milano che porta il nome del padre, al centro per il coordinamento dei tra- pianti. « I terroristi ho voluto guardali in faccia: sono andata ai processi nell’aula bunker di via dei Filangeri, lì al carcere di San Vittore. Nelle gabbie c’era tutta la colonna Walter Alasia, sembrava di essere in un girone dantesco: urlavano, insultavano, ci voltavano le spalle, mangiavano, una volta si misero a tirarci i panini. Un giorno, mentre parlava il nostro avvocato, una coppia si mise a fare sesso davanti a tutti. I carabinieri se ne accorsero, scop- piò una gazzarra. Oggi mi viene quasi da ridere a ripensarci: il giu- dice li richiamò chiedendo rispetto per la vedova: l’avvocato di uno di questi disse, rivolto a mia madre, “Ma la signora non si offende”, ma lei sbottò: “E invece mi offendo sì!”. Insomma, erano dei cazzoni tremendi. Ma questo messaggio non è passato: i brigatisti si porta- no dietro un’aura di persone impegnate, di combattenti, invece erano dei poveretti che facevano la lotta armata per riscattare delle vite senza prospettive, gente povera di idee e di spirito». (da Spingendo la notte più in là, Mario Calabresi) 1971 17.03 01.04 7.10 24.12 Il governo rende noto il tentativo di golpe di Valerio Borghese, che colpito da mandato di cattura si rifugia in Spagna Esce il primo numero di ‘Nuova Resistenza’, il giornale che pubblica i comunicati delle Br, dei Gap e altre organizzazioni Entra in vigore una nuova imposta, l' IVA; sostituisce l'IGE Viene eletto Giovanni Leone Presidente della Repubblica