Casa Manuelli Magazine Primavera 2014 | Page 5

d arte Con B E R T H E M O R I S O T si ha un caso unico di audacia ragionata. Donna dall'eleganza raffinata, dal temperamento indipendente, animata da una volontà tenace, personalità sensibile e interiore la cui grazia e distanza crearono un fascino straordinario. Nella primavera del 1874 Berthe prende la decisione abbandonare i saloni ufficiali per unirsi al giovane gruppo di indipendenti che si sta formando. Fra gli altri Monet, Renoir, Sisley, Pizzarro, i cosiddetti Impressionisti. Berthe osa abbandonare la modella donna, per far posare suo marito. L'artista ha trovato il modo di fissare i mutamenti, le sfumature prodotte nelle cose che dipinge e l'aria che le avvolge. Il rosa, il verde pallido, la luce vagamente dorata cantano in un'armonia inesprimibile. Davvero l'impressionismo è stato rappresentato da Berthe con un talento assolutamente raffinato. G E O R G I A O ' K E E F E è una grandissima artista. Nessuno può osservare un suo quadro senza esserne profondamente commosso. Il suo ruolo di primo piano nell'arte americana è riconducibile non soltanto alla sua opera pittorica, ma anche alla sua straordinaria personalità, e in particolare alla sua bizzarra decisione di trascorrere la propria vita nel deserto del New Mexico, che avrebbe fatto di lei una leggenda. Il concetto fondamentale secondo cui forme e colori devono rispecchiare i sentimenti, il mondo interiore dell'artista, influenza in maniera permanente la sua posizione nei confronti della pittura. Sa di non poter dipingere alcun fiore. Non può dipingere il modo in cui il sole scintilla sulla sabbia in una radiosa mattina di sole ma forse può attraverso il colore, trasmettere l'esperienza che lei ha del fiore. Il suo scopo non era la pittura per la pittura, sebbene i suoi quadri, a prima vista, sembrino comprensibili, il loro valore intrinseco si rivela soltanto dopo un'attenta osservazione. Lei è semplicemente la O'Keefe. Indossa un certo vestito, si comporta in un certo modo. E' una grandissima artista. Da una conferenza di Nanni Panizza in occasione dell’8 Marzo, la Festa della Donna 5