Donne
T H E O D O R A C A C C I A (in seguito ai voti Orsola
Maddalena) fu donna nel Seicento in quel di Piemonte.
Amò moltissimo confrontarsi con il genere dei fiori e delle
nature morte cogliendo ogni occasione per dipingerne
all'interno delle sue opere, dalle Madonne con il bambino
alle ben più complesse pale d'altare. Il suo stile lascia libero spazio ad una sensibilità tutta femminile nelle forme e
nei colori. Descrive accuratamente fiori e frutti, soffermandosi con attenzione sulle morbide e setose consistenze dei petali, così come sulla tattile densità delle bucce dei
frutti, andando a costruire delicatamente, con sottili
variazioni cromatiche di verde, le foglie. Persegue uno
scopo costantemente con la produzione dei suoi quadri,
infondere pacatezza e tranquillità nell'animo di chi li
osservava: un netto contrappasso con quanto accadeva
fuori dalle mura del convento dove il territorio era sconvolto da pestilenze e guerre.
S O F O N I S B A A N G U I S S O L A era pittrice e gentildonna alla corte di re Filippo II di Spagna. Era apprezzata non soltanto per il suo talento nel fare ritratti dal
naturale ma anche per l'invenzione che la collocava al
livello più alto nella gerarchia artistica. La genialità dell'artista cremonese è da cercare nei suoi soggetti domestici e nei ritratti in azione. Tenera ma implacabile. Massimo
di partecipazione nel massimo distacco. Due sue grandi
qualità: la prima si rivela in una grande cura nel collocare le figure in spazi sapientemente ampi con contorni
morbidi, armonizzati con il fondo, in una luce concentrata sui volti e sulle mani senza alcuna opacità dello sfondo.
La seconda qualità è evidenziata dal rispetto concui ella
cerca di restituire ai personaggi la loro personalità integrale, cogliendone l'aspetto privato e ufficiale e avvicinandoli allo spettatore.
Per R O S A L B A C A R R I E R A il segreto era nello
sguardo. Nell'ambito degli artisti veneziani era considerata un unicum, una specie di curiosità. E ciò giovò non
poco alla sua fortuna perché si stava schiudendo il settecento, il secolo della moda che avrebbe decretato l'apprezzamento delle rarità. Rosalba era conosciuta a Venezia e in
Europa come famosa nell'arte della miniatura e del pastello. Al suo ritorno da Parigi venne accolta a Venezia come
la più grande pastellista del tempo, la prima pittrice
d'Europa, colei che aveva stregato la corte di Francia e
come una magnifica gemma impreziosisce nuovamente la
già splendente Venezia. Il segreto delle sue modelle si rivela nel loro sguardo, e la pittrice lo ha infuso nei loro
ritratti.
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