Casa Manuelli Magazine Primavera 2013 | Page 2

S E A I U T A R E T E F A M A L E A M E

A tutti è sicuramente già capitato di avere a che fare con qualcuno che fa delle scelte di comportamento sbagliate, e poi si aspetta che noi, per aiutarli, ci si comporti esattamente come loro. A eco e rinforzo del loro atteggiamento!

La collega che si sente offesa per una presunta parola di troppo di qualcun altro, lì in ufficio, e ci incita ad agire per ripristinare la " lesa maestà ": perché sennò va a discapito di tutti! O l ' amica che si sfinisce per marito e figli, non sente ragione e li continua a servire, per poi svenirci davanti agli occhi, affranta dal peso e dalla fatica.
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S O N O M E N T E A G I S C A P E R Ò
P E R S O N E T E N T A N O N O I, A
D I L O R O
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A P E R T A M E N T E O S U B D O L A- M A N I P O L A R C I
L’ A T T E G G I A M E N T O A L O R O
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S I D I F E S A E T U T E L A, A D O T T A N D O
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C O N V E N I E N T E.
Le prime si aspettano di essere servite, che si vada alla carica al posto loro. Le seconde si aspettano di essere consolate, così da riprendersi un po '. In entrambi i casi utilizzano la nostra energia per perseverare nel loro atteggiamento, fondamentalmente sbagliato, che non vogliono / possono riconoscere e migliorare.
" Quando qualcuno si sente giù o è arrabbiato tendiamo a intervenire per aiutare e farlo sentire meglio. A volte proviamo addirittura a risolvere i problemi per loro! Tuttavia questo atteggiamento, se viene continuato, crea una dipendenza emozionale. Infatti, se c ' è sempre qualcuno pronto a intervenire, si finisce con il dare per scontato che gli altri accorrano a sistemare le cose. E questo toglie autonomia e indipendenza a entrambe le parti!"( Michael Eisen, counsellor) Ed è qui che aiutando l ' altro facciamo del male a noi.
Se l ' aiuto è certamente da offrire all ' inizio, non può però diventare un ' abitudine. E ' G I U S T O A I U T A R E
C H I È I N N E C E S S I T À,
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C H I F I C I L I, S E N Z A T O, D E V E S C E L T E
C O N T I N U A A M E T T E R S I
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S I T U A Z I O N I
G E N E R A
D I F- A T T E G G I A M E N- D A L L E
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S C E L T E. Se noi interveniamo e prendiamo sulle spalle i risultati di tali comportamenti, come possono loro, che hanno messo in moto il meccanismo, realizzare gli effetti che loro stessi provocano?
La persona che vi piange addosso tutte le sue sfortune, ma non fa niente per cambiarle. O l ' indignata per le reazioni altrui, che però non modifica il suo approccio. O quella che è malamente sfruttata, magari per " amore ", ma non si allontanana da chi la sta sfruttando, arrivando anche a chiedervi di fare pure voi il gioco della crocerossina, perché il " povero " assistito è così mal messo! Ci sarebbero volumi da scrivere su questi comportamenti, e molti psicologi hanno speso fiumi di inchiostro per raccontare tali fatti e dimostrare che non si aiuta proprio nessuno se si accolgono le aspettative deviate di chi si è abituato a far ricadere sugli altri le colpe o anche“ solo” i risultati dei proprie atteggiamenti. C ' È P O I
C H I T O N O A F A R S I C H E
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S O S T I E N E
U T I L I Z Z A N O S A N N O / V O G L I O N O S I O N E E L A M E T T O N O E V I T A R E
C H E V I T T I M I Z Z A R E
F A T I C A C O M E
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possibile e plausibile del resto.
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F A R E P E R
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C H E T A L I C H E
S C A R I C A R E
S C E L T E P R I O R I T À I P R O B L E M I A F F R O N T A R E I P R O P R I
A C C O N S E N- P E R S O N E- L O R O
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L A S E R V I L I-
A L T R U I
P E R P R O P R I! Cosa senz ' altro
Ecco che però ci viene un dubbio: e la compassione, dove mettiamo questa virtù che così tanto ci viene predicata?
Analizziamo la questione.
La compassione sviluppa spontaneamente il desiderio di aiutare. Tuttavia l’ aiuto deve essere reale.
L O S I
P U Ò A L L ' A L T R O
D A V V E R O L A
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C H I A M A R E P O S S I B I L I T À E R R O R I?
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T O G L I E R E R I C O N O-
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Proprio come coi bambini, se si interviene sempre in loro soccorso quando cadono, non si abituano a rialzarsi da soli. Non li si abbandona certo, ma, amorevolmente in disparte, li si caldeggia a procedere, a non lasciarsi sconfiggere dalle difficoltà.
L ' A M O R E A S S E C O N D A R E
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S B A G L I A T O È Q U E L L O R I C H I E S T E
C H E A L T R U I
P E N S A P E R
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D O V E R D I M O S T R A R E
S E N T I M E N T O. Ma, appunto, questo è amore sbagliato!
Dunque si deve imparare a essere chiari nel definire i propri limiti.“ Ti posso aiutare una volta, due, o forse arrivo pure a tre... poi devi anche tu iniziare a comprendere e a cambiare!”.
Altrimenti è sfruttamento, e questo non è mai segno di amore.
C a r l a F l e i s c h l i C a p o r a l e
OLOQUANTICA: PURIFICAZIONE & TRASFORMAZIONE w w w. e v o l u t i v i t y. i n f o