INTERVISTA A
MATTEO ORTALLI
ALLENATORE VIS MISANO
Sicuramente allenare gli adulti è
differente,
cambia
l’approccio,
cambia il rapporto, ma dire se in
meglio o in peggio è impossibile; è
differente per ovvi motivi e bisogna
essere bravi ad adattarsi. Sono al
primo anno con i grandi e ho ancora
tanto da imparare.
In questo numero ci siamo
concentranti sugli allenatori, dopo i
mister di Granamica e Cattolica ora
tocca a Matteo Ortalli che allena la
prima squadra del Vis Misano a
rispondere alle domande
Come sta vivendo questa sua
prima esperienza da allenatore in
una prima squadra?
E’ un’esperienza molto positiva, ho
avuto la fortuna di trovarmi in un
ambiente ideale per allenare, con
tanti dirigenti disponibili e sempre
pronti ad aiutare e strutture di ottimo
livello. Un’altra fortuna è stata quella
di avere una rosa con tanti giocatori
che già conoscevo, o per averli
allenati o perché ex Fya conosciuti
nei miei anni a Riccione.
Come ha vissuto il passaggio
dopo anni di settore giovanile?
Per i motivi accennati sopra il
passaggio è stato piuttosto soft.
Ci racconti della cavalcata dello
scorso anno con la juniores della
Fya.
Siamo partiti piano poi non ci ha
fermato più nessuno. Un gruppo
fantastico di giocatori, ma soprattutto
di ragazzi con cui ancora mi sento e
che reputo un po’ come fratelli
minori. Ho il grande rammarico di
non essere andato avanti nelle finali
regionali, avevamo le potenzialità
per arrivare in fondo, resta
comunque la soddisfazione di
un’annata strepitosa e soprattutto di
vedere quest’anno diversi classe ’97
e ’98 giocare con continuità in
Eccellenza e 1a categoria.
Misano è sempre stata una piazza
importante
del
calcio
dilettantistico locale. Come si
trova in questa sua nuova "casa"?
Andare via da Riccione poteva
essere un’incognita, lasciare una
società come la Fya che reputo
unica per tanti motivi è stato un
passo importante. Penso che solo
Misano poteva farmi sentire così a
mio agio; si respira calcio, un calcio
fatto di valori e persone vere che
hanno costruito negli anni qualcosa
di importante. E’ un onore e un
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orgoglio essere in questa nuova
casa.
Vista la giovane età della rosa del
Misano, possiamo immaginare
che crede sempre nei giovani.
Pensa sia possibile ottenere
risultati con così tanti Under?
Lavorare con i giovani è fantastico,
soprattutto per me che vengo da 3
anni di juniores. Bisogna però essere
bravi a gestirli e la presenza di alcuni
vecchi in rosa è fondamentale; in
alcuni casi l’inesperienza degli under
può essere un problema ma io credo
che sia più un vantaggio la loro
freschezza fisica e mentale, la loro
voglia di imparare e mettersi a
disposizione. Dunque credo che con
tanti giovani e un giusto numero di
vecchi sia possibile ottenere risultati.
Siete partiti molto bene in questa
stagione, quali obiettivi vi siete
posti?
Non mi piace parlare di obiettivi dopo
5 giornate, non conosco tutte le
avversarie e non so effettivamente
dove potremo arrivare. Credo che se
continueremo così potremo toglierci
delle soddisfazioni, ma l’obiettivo per
adesso è fare il meglio possibile
delle nostre potenzialità. Siamo
partiti forte con 3 vittorie poi abbiamo
preso 5 schiaffi dall’Igea, domenica
vincevamo fino al 93’ e saremmo
stati primi da soli; ci sono 6 squadre
in 1 punto, è un campionato
equilibratissimo e bello da vivere
ogni domenica, dovremo essere
bravi ad allenarci sempre al
massimo per migliorare, crescere e
fare più punti possibili.
Signorini Luca - Responsabile
Comunicazione Vis Misano
CalcioER MAGAZINE
numero 3 del 12 ottobre 2016 pag. n